Il MOA di Eboli omaggia Alda Merini
Venerdì 5 giugno il MOA di Eboli rende omaggio ad Alda Merini. Alle ore 20 presso la Sala Conferenze del Moa – Museum of Operation Avalanche, avrà luogo la mostra spettacolo dedicata a una delle maggiori protagoniste della scena culturale italiana, Alda Merini, considerata tra le più grandi poetesse del XX secolo. Pazzia, perdizione e delirio amoroso verranno sviscerati e riversati in diverse forme artistiche: teatro, musica, poesia, danza, arte si amalgameranno per omaggiare una grande artista, considerata da molti la poetessa della pazzia mentre lei stessa si dichiarava poetessa di vita. Una vita vissuta ai margini, antisociale per scelta, folle per dedizione: ha vissuto il dolore del manicomio e dei 46 elettroshock che le sono stati inflitti e che miracolosamente non hanno spento la sua memoria creativa. Vivendo di poesia e di fede ha sempre lasciato che la comprensione della vita spettasse a chi è più in alto di noi “È la vita che ci dà un senso, sempre che noi la lasciamo parlare”. Per rendere omaggio a questa grande donna e per riflettere sulla donna, sulla sua parte più oscura ma anche più intima, sulle sue fragilità e le violenze, sull’erotismo e le sue passioni si darà spazio alle tele della pittrice colombiana Martha Cecilia Meza, della pittrice iraniana Mina Pourrugati, accanto alle italiane Annalisa Mandarino, Maria Pia Ciao, Aurora Cubicciotti, ai testi della scrittrice Giovanna Iammucci e Ivan Laberti di “Eboli cultura del territorio” e al reading delle attrici Giorgia Di Giacomo, Maria Gioia Naponiello, Sara Rocco della Compagnia del Bianconiglio. Le visioni della follia saranno inoltre presenti nel cortometraggio "LiberaMente" di Dario Ruggia con musiche composte da Luigi Nobile. L’intera sala del MOA diverrà un teatro a cielo aperto, privo di quarta parete, atto a coinvolgere tutti i presenti.