Non ti pago! commedia in tre atti di Eduardo de Filippo
Per gli appassionati di teatro e non solo sarà un evento da non perdere quello del 18 agosto a Conca dei Marini, dove la Compagnia del Teatro Instabile di Valdobbiadene (Tv) metterà in scena la commedia in tre atti di Eduardo De Filippo Non ti pago!, nello splendido scenario del Teatro all'aperto (ore 21.00, ingresso libero). Spettacolo che rappresenterà l'ideale chiusura del tentennale della scomparsa del grande attore e drammaturgo napoletano, avvenuta il 31 ottobre 1984.
Per il secondo anno consecutivo dunque Conca dei Marini ospita, nell'ambito della rassegna SantarosaConcaFestival, la Compagnia del Teatro Instabile dell' ISISS Giuseppe Verdi di Valdobbiadene, nata da un idea dell'eclettico docente minorese Maurizio Ruggiero e dalla passione e dall'impegno dei suoi studenti, che da qualche anno si sta facendo apprezzare nei teatri del Nord e nelle piazze della Costiera Amalfitana, soprattutto con rappresentazioni di opere di Eduardo, in un vero e proprio gemellaggio culturale che unirà la città trevigiana del Prosecco e la patria della Sfogliatella Santa Rosa.
La commedia
Non ti pago! fu portata in scena per la prima volta da Eduardo nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, insieme al fratello Peppino. Al centro della trama la rivalità tra Don Ferdinando Quagliuolo, proprietario di bancolotto e giocatore sfortunato, e il suo dipendente Mario Bertolini, puntuale vincitore ad ogni estrazione e corteggiatore di sua figlia Stella. Quando Bertolini vince una quaterna di 4 milioni, dopo aver ricevuto i numeri da giocare in sogno dal padre defunto di Don Ferdinando, e chiede in sposa la bella Stella, scoppia tra i due rivali un litigio furibondo, al termine del quale Don Ferdinando si appropria del biglietto vincente, proclamandosi reale destinatario della fortunata rivelazione da parte della buonanima. La vicenda si arricchisce, nel corso dei tre atti, della presenza di una serie di personaggi che a vario titolo vi prendono parte (il servo intrigante Aglietiello, i vicini di casa, il parroco, l'avvocato traffichino) e di una serie di colpi di scena e situazioni surreali che si concluderanno con un finale a sorpresa.
Commedia brillante, appartenente alla produzione giovanile dell'autore, di cui egli stesso ebbe a dire: "Questa è una commedia molto comica, che secondo me è la più tragica che io abbia scritto". In essa Eduardo cala personaggi e strutture tipiche del teatro borghese e della commedia dell'arte (il contrasto tra i vecchi e i giovani, la figura del servo intrigante) in un contesto napoletano dal vago sapore shakespeariano, dove si mescolano sogni, speranze, fortuna, dubbi, e dove persino tra il mondo dei vivi e quello dei morti non esistono confini. L'opera avrà grande fortuna, e resta tra le più note del grande drammaturgo napoletano, vantando numerose edizioni. Tra queste ricordiamo quella cinematografica del 1942, per la regia di Carlo Ludovico Bragaglia, con i tre fratelli De Filippo, e quella televisiva del 1964, con Eduardo regista e attore protagonista, affiancato, tra gli altri, da un indimenticabile Ugo D'Alessio nei panni del servo Aglietiello.