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Papa Francesco alla Rai: tenere alto il livello etico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Papa Francesco ha incontrato dirigenti e dipendenti della Rai alla Sala Nervi del Vaticano in occasione dei 60 anni dell'Azienda. E ricorda a tutti il valore del servizio pubblico e l'importanza della corretta informazione.
Papa Francesco non lascia mai un discorso al caso e incontrando, sabato 18 gennaio, circa 8000 dipendenti della Rai, tra dirigenti, dipendenti e maestranze, ha ricordato al mondo dell'informazione e dell'intrattenimento tv doveri e missione.
"La Rai dev'essere un servizio alla verità, un servizio alla bontà e un servizio alla bellezza"
ha detto il Santo Padre, così come nota l'Ansa che sottolinea come il Papa si sia raccomandato, inoltre, di
"evitare queste cose che fanno tanto male: la disinformazione, la diffamazione, la calunnia".
La 'missione', soprattutto della Rai, è quella di "mantenere alto livello etico":
"La qualità etica della comunicazione è frutto, in ultima analisi, di coscienze attente, non superficiali, sempre rispettose delle persone, sia di quelle che sono oggetto di informazione, sia dei destinatari del messaggio"
ha detto Bergoglio, che rivolgendosi ai dipendenti della Rai ha ricordato, come riporta l'AGI,
"che la vostra professione, oltre che informativa, è formativa, è un servizio pubblico, cioè un servizio al bene comune. Tutte le professionalità che fanno parte della Rai, dirigenti, giornalisti, artisti, impiegati, tecnici e maestranze sanno di appartenere ad un'azienda che produce cultura ed educazione, che offre informazione e spettacolo, raggiungendo in ogni momento della giornata una gran parte di italiani".
E a marcare la differenza tra la missione della Rai e il resto dell'universo tv ha scandito:
"E' una responsabilità a cui chi è titolare del servizio pubblico non può per nessun motivo abdicare".
Una bella scossa per la Tv di Stato, che però, ricorda il Papa è stato il mezzo col quale la parola del Santo Padre ha potuto raggiungere il popolo italiano ancor prima che diventasse tv:
"La parola-chiave che vorrei mettere subito in evidenza è 'collaborazione'. Sia sul versante della radio, sia su quello della televisione, il popolo italiano ha sempre potuto accedere alle parole e, successivamente, alle immagini del Papa e degli eventi della Chiesa, in Italia, mediante il servizio pubblico della Rai. (…) Pensiamo al Concilio Vaticano II, alle elezioni dei Pontefici, o ai funerali del beato Giovanni Paolo II; ma pensiamo anche ai tanti avvenimenti del Giubileo del 2000, alle diverse celebrazioni,come pure alle visite pastorali del Papa in Italia".
Il Papa non dimentica anche la fiction di carattere religioso: "Ricordiamo, ad esempio, i film Francesco di Liliana Cavani, nel 1966, e Atti degli Apostoli di Roberto Rossellini, nel 1969, quest'ultimo con la collaborazione del Padre Carlo Maria Martini".
Dal Cav. Attilio De Lisa di Sanza (Sa) della Diocesi di Teggiano-Policastro come Cattolico Cristiano praticante vicino alla Chiesa Cattolica e stima a Mons. Giuseppe Giudice della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.

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