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"Anni da cane" presentato a #Giffoni50Plus: il racconto del regista Fabio Mollo

Nei panni della protagonista, Stella, c'è la giovane attrice italiana Aurora Giovinazzo, presente tra i juror con il regista e l'attrice Marta Losito

E' il primo film italiano originale Amazon (uscirà in esclusiva su Prime Video in Italia e in altri 240 Paesi del mondo in autunno) e racconta la storia di una ragazza che pensa di essere ultracentenaria, perché dopo un incidente stradale in cui viene coinvolto un cane, si convince di dover contare i suoi anni come quelli dei suoi amici a quattro zampe. Anni da cane, per la regia di Fabio Mollo (candidato nel 2013 come Miglior regista esordiente ai Nastri d’Argento per il suo lungometraggio d’esordio Il Sud è niente e celebrato per Il padre d’Italia, interpretato da Luca Marinelli e Isabella Ragonese, che ha ricevuto quattro nomination ai Nastri d’Argento) è stato presentato tra gli eventi speciali di #Giffoni50Plus, entusiasmando la platea dei giovani incuriosita anche dall'annuncio di un cameo di Achille Lauro. Nei panni della protagonista, Stella, c'è la giovane attrice italiana Aurora Giovinazzo, presente tra i juror con il regista e l'attrice Marta Losito.

L'anteprima

A raccontare la trama è Mollo: “Stella è un'adolescente di sedici anni goffa, cinica e fantasiosa, che dopo un incidente stradale che ha cambiato la vita in cui è coinvolto un cane si convince di dover contare la sua età come quella dei cani. Per questo motivo, pensa di avere cento anni e scrive una lista di desideri con tutte le cose che vorrebbe fare con l'aiuto dei suoi migliori amici Nina e Giulio, prima di morire. Ma un incontro casuale con Matteo, un ragazzo introverso e timido della sua età, cambierà completamente la sua prospettiva”. Giffoni quest'anno ha invitato i suoi juror a un grido di felicità: “Per me la felicità è la valorizzazione della diversità – ha detto Aurora Giovinazzo - Mi ispiro a Stella, una ragazza emarginata dalla società che non può avere la libertà di sentirsi normale. E poi credo che un motivo di felicità sia quello di non dare la vita per scontata: l'importante è viverla correndo, ma ci sono anche delle tappe da dover rispettare. Mi sforzo di non rimandare le cose e di dare il giusto peso agli affetti più importanti, come la famiglia”. Marta Losito, invece, ha voluto rivolgere un appello ai ragazzi: “Noi siamo il futuro. Ricordiamoci sempre che l'unione fa la forza e che in gruppo si va più lontani che da soli. E poi la speranza: mai smettere di credere nei propri sogni. Questo festival è importante, perché ci aiuta a non smettere di sognare”. Il film è una coproduzione tra Amazon e Notorious Pictures a cui è stata anche affidata la produzione esecutiva. Anni da cane è stato scritto a quattro mani da Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi, già due volte finalisti al Premio Solinas Experimenta (2018, 2020) e vincitori del Premio Mattador 2018 con il soggetto È tutta colpa nostra. Autori anche del soggetto, sono stati impegnati nello sviluppo della sceneggiatura con il supporto di Notorious Pictures. “E' stato bello provare a raccontare una generazione dalla parte di quella generazione – ha concluso il regista – Il mio grido di felicità? La libertà. Veniamo da un periodo di limitazioni ed è bello vedere come i giovani si siano riappropriati della loro vita. Ma dobbiamo abituarci, almeno per il momento, a una nuova libertà, nel rispetto del prossimo”.

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