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La "scuola" come simbolo di pace, accoglienza e solidarietà

L'Istituto Comprensivo "G.Amendola" di Sarno ha dato ufficialmente il benvenuto nella comunità scolastica a Vlada e Yara, giovani adolescenti provenienti da Odessa in Ucraina.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Alla presenza del sindaco, dottor Giuseppe Canfora e della Dirigente Scolastica prof.ssa Antonella Esposito, la città di Sarno e l'Istituto Comprensivo "Giovanni Amendola" hanno dato ufficialmente il loro benvenuto nella comunità scolastica e cittadina sarnese a Vlada e Yara, giovani adolescenti provenienti da Odessa in Ucraina. Ad accogliere le due ragazze inserite in 2H, classe già frequentata da Sofiya, loro connazionale, che funge anche da mediatrice linguistica, i delegati di presidenza prof. Luigi Astarita, prof.ssa Concetta Falasca, della referente del gruppo inclusione prof.ssa Emiliana Petti, una rappresentanza di docenti del nostro istituto e gli alunni delle classi 1C, 2C e 3C che guidati dalla loro docente di Lettere prof.ssa Rosaria Sirangelo hanno prodotto cartelloni, padlet, powerpoint e una corrispondenza epistolare sul desiderio di pace comune a tutto il mondo. A fare da interprete e traduttrice dall'italiano in inglese la prof.ssa Hylde Salerno. Il coro dell'Amendola diretto dalla prof.ssa Concetta Falasca ha intonato ha aperto e chiuso questa mattina densa di emozioni con "Imagine" di John Lennon e "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia. La mattinata si è conclusa con il lancio simbolico di palloncini con il colori della bandiera dell' Ucraina come invocazione alla pace. "IL GIORNO IN CUI IL POTERE DELL'AMORE SUPERERÀ L'AMORE PER IL POTERE IL MONDO POTRÀ SCOPRIRE LA PACE" (Mahatma Gandhi).

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