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Mensa scolastica a Baronissi, la segnalazione dei genitori: "Spreco di cibo"

La problematica viene evidenziata dai rappresentanti di classe del plesso che, attraverso una ricostruzione dettagliata contenuta in una lettera firmata, hanno evidenziato presunte criticità

Ci sarebbe spreco di cibo nella mensa scolastica di Baronissi, scuola primaria autonomia 82. Il condizionale è d'obbligo, in attesa di una replica, se ritenuta opportuna, da parte della direzione scolastica, e di una verifica da parte dell'amministrazione comunale. La problematica viene evidenziata dai rappresentanti di classe del plesso che, attraverso una ricostruzione dettagliata contenuta in una lettera firmata, hanno evidenziato presunte criticità.

I fatti

"La problematica - è scritto nella lettera inviata alla redazione di Salerno Today - riguarda lo spreco degli alimenti durante il servizio di mensa scolastica. Ogni alunno ha un menù completo pagato dai genitori e accade che il panino imbustato e non aperto a scuola, il frutto non sbucciato a scuola, il succo di frutta non aperto a scuola vengano letteralmente buttati a scuola dopo il pasto, anziché consegnati ai bambini o ad associazioni per donazione a chi ne ha bisogno. Da anni, questi alimenti non consumati vengono buttati nella pattumiera a scuola. Abbiamo anche proposto di trovare una soluzione sociale: si potrebbe, ad esempio, donare i panini/succhi/frutti imbustati, non alterati, a chi ne ha bisogno con l'aiuto di qualche associazione o parrocchia del nostro territorio. Quello che accade nella nostra scuola è diseducativo: uno spreco inutile sotto gli occhi dei bambini, panini imbustati e frutti o succhi di frutta non aperti che vengono buttati. E' a nostro avviso anche un comportamento non lecito, perchè questi alimenti vengono pagati dai genitori e non dalla scuola. Nelle Linee di indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche al fine di prevenire e ridurrelo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti del 2018, si scrive chiaramente che si deve “considerare la possibilità di utilizzare per la merenda del giorno dopo frutta, pane, budini (collocandoli in locali adeguati e coinvolgendo gli insegnanti/alunni/personale ATA);
ove non sia possibile conservarli a scuola, di portarli a casa”. Viene dunque riconosciuta la possibilità di portare a casa pane, budini e frutta. Il discorso è di tipo contrattuale perchè proviene dal corrispettivo di un prezzo pagato dai genitori e non dalla scuola. Per la mensa scolastica si registra la legittimità di portare a casa panino / frutto / succo / budino trattato dalla Cass., V sez. pen., sent. n. 29942/2014".

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