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Sabato, 27 Aprile 2024
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De Luca all'attacco del Pd: "E' un pollaio pieno di imbecilli. Io ho preso il triplo dei voti della Schelin"

Il governatore della Campania critica, ancora una volta, la classe dirigente nazionale del suo partito nel corso della Festa dell'Unità di Napoli

"Il problema non è il terzo, quarto o quinto mandato. Il problema è Vincenzo De Luca, cioè un uomo libero, che non ha padroni e correnti. De Luca fa quello che vuole, punto e basta". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parlando alla Festa dell'Unità del Pd di Napoli. "Questo non è un partito, è un pollaio. Penso possa essere eccessivo anche un mandato se uno è imbecille - sottolinea - e incapace di governare, così come penso sia un dovere democratico dare la parola ai cittadini, perchè possano decidere da chi, come e quando essere governati. Chi deve decidere? Chi sta a Roma e non ha il voto neanche della madre?". A Roma "c'è gente che non rappresenta niente e parla - incalza - si parte dai problemi, dalle cose da fare e dal rispetto per gli elettori. Ci sono esponenti del Pd che hanno sette legislature, che sono stati al governo per dieci anni senza fare niente. Io ho preso il triplo dei voti di Elly Schelin".  

Le critiche all’opposizione dem

"Se l'alternativa è questa, la Meloni ha la migliore assicurazione sulla vita. Reggerà cinque anni". "La battaglia da fare è complicata - aggiunge - c'è da fare un lavoro immane per mettere in piedi un'alternativa credibile per la maggioranza dei cittadini italiani. Dovete dare una mano, perchè abbiamo davanti tempi difficili e non possiamo consentirci di finire nelle mani di Vannacci". Nel corso della lunga intervista, il governatore tocca anche il tema del cosiddetto campo largo. "E' un'espressione oscena", taglia corto.Su molti temi di attualità, come Pd siamo assenti e corresponsabili, a cominciare dalla sanità sui fondi di sviluppo e coesione, che sono bloccati da 14 mesi". Partendo da questa premessa, Vincenzo De Luca lancia per ottobre "una serie di iniziative" di carattere nazionale, per portare avanti "una nuova idea di partito". Il presidente della Regione Campania assicura di non voler lasciare il partito e di non voler creare una nuova corrente. "Il Pd dov'è nella campagna sui fondi per la sanità pubblica? - si chiede - dov'è nella battaglia contro il sistema camorristico del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di Medicina? Non c'è, perchè dobbiamo essere amici di tutti. Io non sono un fluido a dell'affetto e del sostegno di quelli di Roma non me ne frega niente. Io la notte dormo tranquillo, anche perchè non ho mai avuto il sostegno del partito". E ancora: "La maleducazione è diventato il tratto distintivo dei nuovi dirigenti. A Paestum all'appuntamento di Forza Italia hanno avuto più rispetto per me. Mi augurerei la stessa accoglienza nel Pd. Quando sono arrivato stasera mi sono confuso, pensavo di essere venuto alla festa di Forza Italia. Non ho tempo da perdere con gli imbecilli di questo partito. Ci sono autentici imbecilli nel Pd che pensano di litigare con me per avere qualche titolo sui giornali. Un giorno Mourinho, quando erano i tempi d'oro, disse che chi voleva farsi pubblicità con lui doveva pagare. Il nostro problema è arrivare a cafoneria zero. E invece dovremmo offrire un'alternativa al governo dell'Italia. Dobbiamo costruire le condizioni per essere un'alternativa ed essere il Partito Democratico e non Lotta Continua che è un'altra cosa. Se dovevamo essere una forza di sinistra, non c'era bisogno di fare il Partito Democratico". 

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