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Cronaca

Commercio in crisi, negozianti "invisibili" scendono in piazza a Salerno

I commercianti, vestiti di bianco come fantasmi, si sono ritrovati in Piazza Portanova per un sit in pacifico. Gagliano: "Incontreremo gli Assessori alle Attività Produttive e al Bilancio, per confrontarci sulle misure per la ripartenza"

La Confcommercio è scesa in piazza anche a Salerno, così come in tutte le province campane, per dare voce agli “invisibili”, ossia a tutte quelle imprese che,  pur non avendo subito limitazioni di orario, da maggio ad oggi, hanno sofferto un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieni di merce, ormai svalutata, da dover pagare.  Ciò nonostante, né il Governo nazionale né la Regione Campania, hanno previsto ancora una qualsiasi forma di sostegno concreta, come promesso nei mesi scorsi. Di qui la decisione di farsi sentire la propria voce, nel rispetto delle normative anti-Covid.

Il sit in 

A Salerno i commercianti, vestiti di bianco come “fantasmi”, si sono ritrovati nella centralissima Piazza Portanova per un sit in pacifico. Al loro fianco il presidente di Confcommercio Campania Giuseppe Gagliano: “abbiamo manifestato facendo ricorso al nostro consueto stile: una serena fermezza. Quindi invidibili si, ma non per questo insignificanti. Ed è stato bello, nonostante il periodo, vedere in piazza tante persone che nel pieno rispetto di regole e distanziamento e senza mai alzare i toni hanno dimostrato di voler far valere il loro ruolo, di recriminare per i propri diritti fin qui bistrattati. E la perseveranza con la calma che è notoriamente la virtù dei forti ci ha portati ad ottenere quel tanto desiderato dialogo”. Poi Gagliano annuncia: “Finalmente incontreremo gli Assessori regionali alle Attività Produttive e al Bilancio, per confrontarci sulle misure per la ripartenza economica della Campania. Insomma, come sempre, più che di rivoluzioni siamo alla ricerca di concrete e positive evoluzioni”.

Le proposte

Quattro le proposte che saranno poste all’attenzione delle istituzioni: contributi a fondo perduto commisurati al calo del fatturato; azzeramento dell’Irap e sospensione dei versamenti fiscali e contributivi; credito d’imposta sugli affitti e azzeramento dell’Iva sulle utenze.  

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