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Cronaca

Vaccini anti-Covid e zona Bianca, parla De Luca: "Manterremo l'obbligo della mascherina anche all'esterno"

De Luca suggerisce e propone al Governo di legare il reddito di cittadinanza con il lavoro, nel senso di proporre a chi lo percepisce 500 euro in più accettando proposte di impiego

Chiediamo un'unica voce per i vaccini: deve parlare il Ministero. La comunicazione è stata demenziale, anche quando si è sottolineato che i vantaggi sono superiori ai danni: ma in quale percentuale ci sono i rischi e di quali rischi parliamo?

Lo ha detto il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta del venerdì. Il presidente della Regione su Astrazeneca, ha ricordato che il 22 febbraio era stato detto alle Regioni che va bene dai 18 ai 65 anni, ad aprile dai 18 anni in su, ma l'uso preferenziale doveva essere per gli over 60. Poi a giugno la prima dose è risultata utilizzabile, ma al di sotto dei 60 anni: dunque, sì al mix vaccinale per la seconda dose di Astrazeneca per gli under 60. "Questa è una comunicazione seria? Abbiamo chiesto una sola voce che parla per tutti gli italiani. Una settimana fa abbiamo sospeso Astrazeneca e Johnson e abbiamo scritto al Ministero che ci ha risposto confermando che si devono fare le secondi dosi agli under 60 che si erano vaccinati con Astrazeneca, con Pfizer e Moderna - ha continuato De Luca - La nostra Regione è stata l'unica a porre il quesito al Ministero. La confusione genera rallentamenti nella campagna vaccinale: la verità è che noi non abbiamo raggiunto l'immunità di gregge per il vaccino, ma l'abbiamo raggiunta per la ragione. Abbiamo molti pecoroni che non avanzano rilievi critici. Ridicolo il processo di beatificazione del commissario straordinario che ha comunicato i dati sui vaccini: quello è frutto del lavoro delle Regioni, non del commissario che per quel che mi riguarda è una figura negativa. Basti pensare che gli Pfizer arrivano mercoledì tra le 14 e le 17, quindi iniziamo a perdere i primi giorni della settimana".

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Poi, circa il mix vaccinale, De Luca ha detto che si fida di Galli, "il quale conferma che non ci sono problema particolari per il mix vaccinale per le seconde dosi. Il problema che mantiene aperto la Regione è quello sulla fascia 12-17 anni rispetto a cui non ci muoveremo con questo chiacchiericcio confuso - ha precisato- In assenza di certezze scientifiche, ai ragazzi saranno somministrati solo vaccini sicuri, cioè Pfizer e non altri. Pertanto le vaccinazioni proseguono regolarmente e in piena sicurezza".
 

Poi l'appello ai cittadini:

Dobbiamo vaccinarci tutti. Rileviamo un rallentamento dovuto all'incompetenza di Roma e alla scarsa partecipazione di over 60 a Napoli. Vi chiedo di iscrivervi e vaccinarvi anche perchè faremo quasi esclusivamente Pfizer e Moderna. Dobbiamo completare la campagna perchè questa ricreazione rischia di essere interrotta tra fine settembre e inizio ottobre.

Non credo ci sarà la stessa situazione dello scorso anno grazie al vaccino, ma credo che dobbiamo far funzionare la ragione perchè il 15 e il 20% di cittadini non ha fatto il vaccino. Inoltre avremo l'apertura dell'anno scolastico in presenza, e poi c'è da preoccuparsi per le varianti Covid, come la Delta, che aggredisce o i non vaccinati o chi ha fatto una sola dose. Se non stiamo attenti e non completiamo la campagna di immunizzazione, noi riavremo in autunno l'epidemia Covid.

Ad oggi, in Campania, sono circa 1100 i positivi e non ci sono ricoveri in terapia intensiva, ma De Luca annuncia che la sua idea è quella di mantenere la mascherina anche all'aperto perchè l'immunizzazione non è stata ancora raggiunta e perchè "i pericoli sono dietro l'angolo".

Infine, De Luca ha parlato del greenpass del Ministero "anticipato" dalla tessera di avvenuta vaccinazione in Campania e del reddito di cittadinanza. Per quest'ultimo, il presidente suggerisce e propone al Governo di legare il reddito con il lavoro, nel senso di proporre a chi lo percepisce 500 euro in più accettando proposte di lavoro, ed "evitare regali, investendo in formazione". "La Campania ha un numero di percettori del reddito di cittadinanza pari a tutto il Nord Italia: anche questo è un primato. O abbiamo un'alta percentuale di truffatori o abbiamo problemi sociali particolarmente acuti: la lettura corretta è, secondo me, a metà strada. È arrivato il momento di riflettere sul reddito di cittadinanza che costa 7-8 miliardi di euro all'anno allo Stato. È doveroso dare una mano alla povera gente, ma facendo pulizia rispetto ai truffatori e a condizione che si leghi il reddito alla disponibilità al lavoro", ha concluso.
 

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