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Cronaca

Movida violenta, la rabbia dei commercianti: "Servono più controlli"

Il presidente regionale di Asia Flavio Boccia, quello del Consorzio Torrione Patrizia Caputo ed il leader de I Mercanti del Centro Storico Antonio Ventre chiederanno un incontro a Questore e Prefetto

A poche ore dall’ennesimo atto di violenza verificatosi nel centro cittadino i referenti dell’Asia regionale, il Consorzio Torrione, i Mercanti del Centro Storico intervengono nuovamente sul problema sicurezza in città chiedendo con forza “controlli serrati delle forze dell'ordine” affinchè “si coordino tra di loro garantendo la massima sicurezza possibile, tutelando sia i giovani che troppo spesso si ritirano a piedi a casa, sia i titolati di ristoranti, bar ed altre attività collegate alla movida salernitana oltre a garantire l'immagine di Salerno a tutela del commercio salernitano già in difficoltà”.  Il presidente regionale di Asia Flavio Boccia, quello del Consorzio Torrione Patrizia Caputo ed il leader de I Mercanti del Centro Storico Antonio Ventre chiederanno al Prefetto e al Questore di “coordinare al meglio tutte le forze dell'ordine dalla polizia ai carabinieri passando per la Guardia di Finanza per arrivare fino ai vigili urbani. “Siamo sicuri che - scrivono in una nota - con una maggiore coordinazione si farà respirare l'aria della sicurezza nella movida salernitana riportando alla normalità ed alla tranquillità il divertimento serale a Salerno”.

I referenti sindacali stanno portando avanti un progetto sulla sicurezza partito la scorsa estate. Stanno procedendo, infatti, ad una mappatura del salernitano, che verrà presentata all'amministrazione comunale, in cui verranno indicate le zone a più alto rischio microcriminalità, in particolare i luoghi dove sono presenti le banche, Poste  ed altri uffici pubblici che hanno un circuito di video sorveglianza esterno. Da questa mappatura sarà possibile verificare dov’è necessario posizionare altre telecamere a circuito chiuso collegate con le forze dell'ordine per aumentale il controllo. Il Questore Anzalone durante un incontro a porte chiuse avvenuto nel mese di agosto già diede ampia disponibilità per supportare l’incremento di telecamere a circuito chiuso  che secondo i referenti sindacali non graverebbero sulle casse comunali.  

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