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Cronaca Pollica

Cinque anni senza Angelo Vassallo, la moglie: "Ingiusto ricordarlo soltanto oggi"

Ad oggi vi è un unico indagato: Bruno Damiano, detto il "brasiliano", su cui pende l'accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso

Sono passati esattamente cinque anni dall’atroce delitto in cui perse la vita Angelo Vassallo. Il killer che il 5 settembre del 2010 esplose novi colpi di pistola, sette dei quali raggiunsero il primo cittadino di Pollica mentre rientrava a casa con la sua automobile, non ha ancora un nome. Le indagini proseguono senza sosta. Ma, ad oggi, c’è un solo indagato: Bruno Damiani, conosciuto con il soprannome “il brasiliano”, su cui pende l’accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso. Lui nega con decisione, ma secondo gli inquirenti, che lo hanno interrogato ad agosto, sarebbe coinvolto nell'omicidio. Non è escluso che possano aver partecipato direttamente o indirettamente anche altre persone. Oggi, a parlare, è la moglie del sindaco-pescatore, la signora Angelina: “Non mi sembra giusto che Angelo sia ricordato solo una volta all’anno ed in occasione del 5 settembre quando venne ucciso. Capisco che questa mia dichiarazione possa sembrare polemica, ma è quello che penso e che mi sento di dire in questo momento. Vorrei che la sua figura vivesse in tutti ogni giorno e non solo in questa triste ricorrenza”.

Tante le reazioni del mondo della politica, a partire da quella della presidente della Camera Laura Boldrini che in una messaggio inviato alla Fondazione Vassallo dichiara: “Angelo ha pagato con la vita il suo coraggioso impegno civico per il benessere dei cittadini e la cura del territorio, opponendosi alla sopraffazione e alla violenza criminale E' dunque uno straordinario esempio di come si possa dare voce e soddisfazione ai bisogni della collettività anziché agli interessi particolari. Questo è il testamento che ci ha lasciato, la strada su cui dobbiamo proseguire per rendere il giusto tributo all'uomo e servitore dello Stato e per debellare la presenza della criminalità organizzata in vaste aree del Mezzogiorno". Per la Boldrini “soltanto la buona politica, accompagnando l'azione repressiva della magistratura e delle forze dell'ordine, può infatti dare soluzione dei problemi strutturali, di ordine economico e sociale, delle regioni meridionali e contribuire alla crescita del Paese". 

Parole simili dal governatore della Campania Vincenzo De Luca: “‘Il brutale omicidio è una dolorosa ferita ancora aperta. Rinnoviamo in questa giornata l’auspicio che esecutori e mandanti dell’efferato delitto siano individuati e puniti. Al tempo stesso rinnoviamo impegno affinché le battaglie per l’ambiente ed il territorio di Angelo Vassallo ispirino quotidianamente il governo della nostra terra”. La Regione Campania aderisce alle iniziative di commemorazione ed impegno civile indette nell’anniversario della morte dell’ex sindaco cilentano. Gli fa eco il deputato salernitano Tino Iannuzzi: “Ricordiamo con commozione, a cinque anni dal suo terribile ed efferato assassinio, il sindaco-pescatore Angelo Vassallo, simbolo di buongoverno nel segno della legalità e dell'intransigente contrasto ad ogni attività criminale, della tutela dell'ambiente e del paesaggio, dello sviluppo sostenibile, dell'amore sconfinato per la Sua Comunità e per il Cilento. Ispirandosi sempre con coerenza e fermezza a questi limidi Valori, Angelo ha trasformato i piccoli Borghi di Acciaroli e di Pioppi in Perle stupende e riconosciute del turismo italiano ed internazionale. Con profondo affetto un abbraccio ai carissimi Angelina, Antonio, Giusy, a tutta la famiglia".   
 

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