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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Palomonte

Rapina in banca dopo il sequestro del direttore: ci sarà un nuovo processo

Ci sarà un nuovo giudizio dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli, per il solo reato di sequestro di persona. Il colpo fu messo a segno il 13 agosto 2020

Rapina da 110mila euro in una banca a Palomonte, la Cassazione conferma 3 condanne a 4 anni di reclusione, mentre annulla la sentenza per due posizioni - due imputati originari di Salerno - per l'accusa di sequestro di persona. Ci sarà un nuovo giudizio dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli. Il colpo fu messo a segno il 13 agosto 2020. 

I fatti

Tra gli imputati vi era anche un dipendente della banca, un cassiere, individuata come "la talpa" a supporto degli esecutori, reclutati in un secondo momento. Le indagini raccontarono come l'ideatore iniziale della rapina sarebbe stato un imprenditore, che avrebbe partecipato solo in un primo momento alla stesura del progetto. Alla base vi erano difficoltà economiche legate alla sua attività. Durante il colpo, il direttore della filiale fu sequestrato per diversi minuti, chiuso nel bagno proprio con il cassiere, finito poi imputato. Nel ricorso fatto dagli avvocati in Cassazione, viene contestato come la Corte d'Appello non abbia preso in considerazione le censure difensive, dato che quella "condotta era tesa a dissimulare la partecipazione alla rapina del cassiere". Inoltre "non risulta qualificato il periodo di privazione della libertà personale, non è stato chiarito se la condotta fosse in rapporto funzionale con la rapina". Per un altro ricorso, invece, veniva contestata l'identificazione dalle telecamere di uno degli imputati. I giudici hanno accolto il motivo unicamente legato al reato di sequestro di persona, fissando un nuovo processo a Napoli: "Nella specie la sentenza impugnata - si legge - a fronte delle specifiche censure difensive, non ha chiarito se i pochi minuti di cui ha parlato la persona offesa comprendessero la fase esecutiva della rapina e se la privazione della libertà personale si sia protratta per un lasso temporale significativo dopo l'esaurimento dell'azione predatoria, acquisendo autonoma rilevanza giuridica rispetto alla fattispecie concorrente". Il reato di rapina, invece, è stato confermato in via definitiva. 

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