Salerno, costringeva donna a prostituirsi: arrestato

Un 41enne salernitano, M. P. le sue iniziali, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato ieri mattina dai poliziotti della divisione anticrimine della questura di Salerno, agli ordini del primo dirigente Luciana Palmieri. L'uomo, già sottoposto ad avviso orale, è stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno.

Il provvedimento è stato emesso in seguito ad una indagine eseguita dai poliziotti, agli ordini dell'ispettore capo Angelo Labella, che lo hanno deferito per vari reati, tra cui estorsione, violenza carnale e violazione della legge Merlin, atti commessi nei confronti di due coniugi. In seguito alla denuncia sporta dai due coniugi nell'agosto del 2011, gli agenti di polizia hanno accertato che l'uomo, asserendo di "vantare un presunto credito pari a 70mila Euro nei confronti dei coniugi, ne chiedeva l’adempimento attraverso il ricavo proveniente da prestazioni sessuali che la donna avrebbe dovuto fornire prostituendosi, in quanto i due debitori non erano in grado di onorare il debito in altro modo a causa delle indigenti condizioni economiche".

Allo scopo di costringere la donna a prostituirsi l'uomo aveva minacciato più volte la donna, affermando che l'avrebbe picchiata e che avrebbe ucciso il marito, riferisce la polizia, tramite un grosso coltello da cucina. L'arrestato, inoltre, in una circostanza avrebbe addirittura obbligato la donna ad avere un rapporto sessuale con lui allo scopo di verificarne l'esperienza prima di avviarla alla prostituzione. Gli agenti di polizia hanno accertato che la donna era stata effettivamente costretta, per alcuni giorni, a prostituirsi nella zona orientale di Salerno, per poi consegnare all'uomo tutti i soldi ricavati dall'attività di prostituzione, allo scopo di saldare il debito.