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Cronaca

Stato di agitazione al Ruggi, stop agli straordinari nei reparti d'emergenza

La mancata assunzione del personale infermieristico e la carenza di ausiliari socio-sanitari e operatori socio-sanitari, inoltre, non fa che rendere ancora più ingestibile la situazione

Scatta lo stato di agitazione del personale del “Ruggi”. Da ieri, è iniziato il blocco totale dei turni straordinari nei reparti dell’emergenza. In particolare, lo sciopero riguarda il pronto soccorso, l’osservazione breve intensiva (obi) dove vengono effettuate le diagnosi e la medicina d’urgenza che stabilisce la disposizione dei pazienti nei reparti. A nulla ha portato l'incontro dei sindacati con il direttore generale, Vincenzo Viggiani. La situazione più critica riguarda il sovraffollamento dei reparti: le persone che aspettano che si liberi un posto letto si fermano per ore al pronto soccorso, occupando altri posti letto destinati a casi diversi.

La querelle nasce dalla direttiva europea sul blocco dei maxi-turni che vieta a medici e infermieri di svolgere un lavoro superiore al limite massimo di 12 ore e 50 minuti nell’arco di una giornata, con il riposo giornaliero che non dovrà essere inferiore alle 11 ore. E il servizio non potrà prolungarsi oltre le 48 ore alla settimana. Con la nuova normativa, peggiorano, dunque, le pesanti carenze d’organico causate dai tagli del turn over. La mancata assunzione del personale infermieristico e la carenza di ausiliari socio-sanitari e operatori socio-sanitari, inoltre, non fa che rendere ancora più ingestibile la situazione. Parte, così, lo stato di agitazione del personale di comparto già indetto a livello regionale dalle organizzazioni sindacali di categoria (Cgil, Cisl, Uil) e dalle organizzazione confederali della provincia di Salerno, per la tutela del diritto alla salute dei cittadini campani.

 


 

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