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Cronaca Torre Angellara / Via Generale Clark

Ex amante accoltellata, l'infermiere di Pontecagnano resta in carcere

Stamattina si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto, mentre migliorano le condizioni di salute della 38enne sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno

Resta in carcere l'infermiere 64enne di Salerno che lo scorso lunedì ha accoltellato la sua ex in via Generale Clark a Salerno. Stamattina si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto, mentre migliorano le condizioni di salute della 38enne sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno. Secondo l'ultimo bollettino medico, la prognosi resta riservata ma ci sono segni di miglioramento. Permane -secondo i medici- una lieve compromissione della funzionalità renale. 

Il fatto

È stata operata dall’equipe di Cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che le ha ricucito il ventricolo destro tamponando così la forte emorragia. Emilia D. , la donna rumena di 38 anni, accoltellata lunedì pomeriggio dal suo ex amante. Era arrivata in fin di vita, in uno stato di choc cardiaco, e i medici non aveva dato alcuna certezza sulla possibilità di sopravvivenza ma il lungo intervento le ha restituito la speranza. Emilia deve la sua vita non soltanto ai medici del Ruggi ma anche ad una carabiniere, libero dal servizio, che è intervenuto evitando il peggio e consentendo anche immediati soccorsi. In carcere resta invece Giuseppe Ingenito, l’infermiere 63enne ex amante della donna. Il sostituto procuratore Roberto Penna, titolare del fascicolo, gli ha contestato il tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. E non solo. Si attendono anche le ultime relazioni da parte dei sanitari dell’ospedale e dei carabinieri della compagnia Salerno (agli ordini del tenente Bartolo Taglietti) per definire eventuali altri capi di imputazione, quando l'inchiesta sarà chiusa. L'uomo avrebbe contestato alla donna anche una cifra in denaro, pari a 20.000 euro. Poi quella relazione chiusa che lui non avrebbe accettato. Nella giornata di ieri, i militari hanno sequestrato anche i vestiti dell’uomo oltre che il suo cellulare e quello della vittima. I due telefoni verranno controllati per verificare l’esistenza di messaggi intimidatori e per ricostruire la loro storia, capire la natura delle minacce che lui le rivolgeva, ed anche per verificare eventuali estremi per contestargli anche lo stalking. 

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