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Cronaca

Appalti e cooperative, il consigliere Ventura aveva denunciato: "Ho dubbi, indagate"

L'inchiesta che ha coinvolto 29 persone, tra le quali il consigliere regionale Nino Savastano, assessore uscente alle Politiche sociali del Comune di Salerno, e il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è scattata anche in seguito ad alcune denunce di Peppe Ventura

Aveva denunciato, anche pubblicamente, nel corso del Consiglio Comunale ed a più riprese, anomalie sulle quali aveva chiesto approfondimenti: l'inchiesta che ha coinvolto 29 persone, tra le quali il consigliere regionale Nino Savastano, assessore uscente alle Politiche sociali del Comune di Salerno finito agli arresti domiciliari, e il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, indagato, è scattata anche in seguito ad alcune denunce di Giuseppe Ventura, ex consigliere comunale: "Ci sono perplessità - aveva detto - sui rapporti tra le cooperative e l’amministrazione comunale". 


I capi d'imputazione e lo scenario politico

Mentre il sindaco di Salerno (il Codacons ha chiesto il commissariamento del Comune) riflette sulla composizione della Giunta, la vicenda giudiziaria prevale e rischia di rallentare l'attività politica. Nino Savastano, finito agli arresti domiciliari, eletto in Consiglio Regionale con 16.587 preferenze, vicepresidente della Commissione politiche sociali, istruzione, cultura e ricerca scientifica è accusato - si legge nel dispositivo - di “asservire stabilmente le funzioni pubbliche agli interessi personali propri e privati, in cambio del sostegno elettorale assicuratogli da Zoccola Fiorenza". A Zoccola, arrestato, avrebbe "garantito - secondo l'acvcusa - l’affidamento degli appalti banditi dal Comune di Salerno aventi ad oggetto servizi pubblici alle società cooperative sociali riferibili al privato e ai suoi sodali. In particolare, Zoccola Fiorenzo a fronte della promessa di procurare a Savastano Giovanni sostegno politico e voti in vista delle elezioni regionali del settembre 2020, otteneva da parte del pubblico ufficiale la promessa dell’aggiudicazione e della proroga degli affidamenti degli appalti di servizi pubblici banditi dal Comune di Salerno, appannaggio esclusivo delle società cooperative gestite dal medesimo ovvero dai suoi sodali”. Nell’ordinanza, la gip Gerardina Romaniello definisce il rapporto tra Savastano e Zoccola di “un consolidato accordo corruttivo”. Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune di Salerno, in pensione da luglio scorso, è finito ai domiciliari. Zoccola, invece, è presidente di una cooperativa sociale ma gestisce anche altre cooperative che avevano in affidamento la manutenzione del patrimonio del Comune di Salerno, in particolare il verde pubblico e la gestione dei parchi.

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