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Cronaca Vietri sul Mare

Vietri, trasporto degli alunni a pagamento e la scuola "al palo": gli interrogativi del Comitato Civico Dragonea

Il Comitato: "Un vergognoso teatrino ed un continuo arrampicarsi sugli specchi senza guardare in faccia alla realtà, a distanza di tre anni si continuano ad intavolare carte su carte, stanziamenti su stanziamenti ed i lavori della nostra scuola sono fermi al palo"

"E' facile far finta di niente e di trovare scuse per nascondersi all'evidenza, una realtà che si cerca di schivare con un "non ho visto", un "non ho sentito", questa è l'immagine che ormai è ben chiara in testa alla maggioranza dei nostri cittadini, alle nostre famiglie, alle nostre mamme.

Manifesti ovunque con cui si comunica con un ultimatum a mo' di guerra che chi non paga resta a piedi, bambini con gli avvisi in mano che si rivolgono ai loro papà e alle loro mamme avvertendo che il diritto allo studio è un diritto per pochi, un diritto di lusso. E poi dall'altra parte c'è chi avrebbe il dovere di garantire questi diritti ma guarda caso non sa nulla e non ha visto nulla".

E' questa l'amara denuncia del Comitato Civico Dragonea che ha puntato il dito contro la richiesta di contributi alle famiglie da parte del Comune di Vietri per il trasporto scolastico. "Peccato però che ci si dimentica che questo avviso fosse in vigore  e sospeso per via delle difficoltà di tante famiglie di non avere più una scuola nella propria frazione e per una questione prima morale ed etica e poi economica, quantomeno per non vessare le tante famiglie già alle prese con sacrificanti trasferte. Cosa ne viene dunque fuori da questa storia?- scrivono dal Comitato - Un vergognoso teatrino ed un continuo arrampicarsi sugli specchi senza guardare in faccia alla realtà, a distanza di tre anni si continuano ad intavolare carte su carte, stanziamenti su stanziamenti ed i lavori della nostra scuola sono fermi al palo (vedete le foto scattate oggi), da maggio ci hanno fatto credere che per Natale-Gennaio sarà riaperta, ci chiediamo a cosa si riferivano quando hanno affermato davanti alle mamme e alle telecamere che  questo impegno sarebbe stato mantenuto. I cittadini, le famiglie potranno pure essere buone, ma farle passare per credulone questo proprio no, le pagliacciate non si possono tollerare e vengono rispedite al mittente. Ma tornando al discorso degli scuolabus vorremmo fare alcune osservazioni".

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"E' possibile che dietro questa scelta ci sia un impoverimento delle casse comunali per cui si sta chiedendo un sussidio, in questo caso alle famiglie che hanno bimbi a scuola, ma non è colpa loro se devono prendere un pulmino per andare a scuola perché la ristrutturazione della scuola di Dragonea è ancora in alto marem per cui dovrebbe essere il Comune a farsi carico di sopperire a questo disagio, come effettivamente ha fatto negli anni passati.Fermo restando che è giusto che sia appunto il comune a offrire questo servizio - osservano in coro- Tuttavia ci permettiamo di fare due considerazioni: se il comune ha bisogno di fare cassa forse dovrebbe orientare le sue politiche erariali su un altro fronte e non sui servizi per la pubblica istruzione. Il contributo per bambino ammettiamo che si trattasse giusto simbolicamente di €1 al giorno, quindi diciamo 30 euro al mese a bambino, ugualmente non saremmo d'accordo però sarebbe tollerabile nella misura in cui magari il comune potrebbe studiare una forma di rimborso a queste famiglie, soprattutto a chi non se lo può permettere (visto che devono sottoscrivere un "contratto" Quindi sai bene a chi rivolgerti) in tempi migliori".

Infine, il Comitato Civico Dragonea si chiede se l'ente Comune abbia bandito una gara d'appalto rivolta alle ditte di trasporti per quanto riguarda il servizio navetta. "La dignità non ce la calpesta nessuno. Le nostre iniziative saranno tutte rivolte a difendere la voce e i diritti dei nostri cittadini. Non a caso siamo nati per questo. Unitum Semper Vincere", concludono dal Comitato.
 

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