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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Provinciali, "audio per chiedere il voto": scontro fra Iannone e Clemente

Botta e risposta fra il senatore ed il consigliere comunale di Battipaglia, candidato alle provinciali

Sul caso dell'audio del candidato Clemente presenterà interrogazione al ministro Piantedosi". È la denuncia del senatore di Fratelli d'Italia Antonio Iannone: “La legge Delrio è una pessima legge anche perché non garantisce la trasparenza e il voto realmente libero. È molto grave il caso dell’audio di un candidato che pretende da coloro che lo dovrebbero votare la foto. Quella lista dovrebbe ritirarlo dalla competizione anche perché la persona in questione non è nuova a dichiarazioni improvvide. Rivolgerò al Ministro Piantedosi un’interrogazione sul fatto specifico e chiederò che ci sia la massima vigilanza su queste assurde elezioni di secondo livello in cui politici si votano tra di loro. Alta dovrebbe essere anche l’attenzione della Procura per verificare se ci sono fatti che alterano la correttezza del voto e addirittura configurino la compravendita di voti pesanti, quelli che vengono individuati per legge nel peso ponderale dei comuni più grandi. È assurdo che la legge tagli fuori dal procedimento anche il potere di controllo delle prefetture e che tutto si consumi nell’ufficio elettorale che la stessa provincia predispone. Voglio sperare che saranno rigorosi nel far lasciare i cellulari prima di entrare in cabina. Vigileremo attentamente".

La replica

Immediata la replica di Vincenzo Clemente: "Da fonti giornalistiche apprendo la diffusione di un audio a me riferibile con il quale avrei chiesto ad ignoto interlocutore il voto per le prossime elezioni del Consiglio provinciale, con l’espressa raccomandazione di fotografare la scheda elettorale a fini di prova. La condotta che mi si addebita ha “svegliato” il Sen. Antonio Iannone, il quale ha preannunciato un’interrogazione al Ministro degli Interni Piantedosi. Nel prendere le distanze da un simile comportamento che considero assolutamente censurabile, effettuerò ogni necessaria verifica al fine di riscontrare la genuinità del documento e la riferibilita’ alla mia persona, nonché il contenuto, il senso ed il tono della frase a me addebitata. In tal senso ho già dato mandato ai miei legali per gli accertamenti del caso, all’esito dei quali mi riservo di proporre querela per tutelare la mia immagine e la mia dignità di onesto cittadino, dedito (io di sicuro posso affermarlo con serenità) in maniera assolutamente disinteressata ad un impegno politico al servizio della comunità". 

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