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La Salernitana e lo sport cittadino a lutto: è morto il giornalista Giovanni Vitale

Storico corrispondente de La Gazzetta dello Sport, innamorato delle statistiche e della maglia granata. Ha seguito valanghe di ritiri e partite, era stato anche dirigente della Rari Nantes, fiduciario Ussi per un breve periodo, negli anni Novanta

Giovanni Vitale, giornalista, se n'è andato in punta di piedi, perché questo era il suo tratto distintivo. E' morto a 77 anni e lo piangono tutti: i giornalisti salernitani, la Salernitana, lo sport di questa città. Giovanni era ricoverato all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dove si è spento circondato dall'affetto di sua moglie Maria Rosaria e della figlia Sara. Simone, pallanuotista, vigile del fuoco, medaglia d'oro al valore civile, l'angelo che salvò tanti ragazzi nel convoglio maledetto Piacenza-Salerno prima di morire tra le fiamme, lo attendeva in cielo e adesso si abbracciano. I funerali saranno celebrati il 26 dicembre alle ore 10, nella chiesa di San Demetrio. 

L'uomo e il professionista

Giovanni Vitale, maestro e signore del giornalismo sportivo salernitano, è stato un campione di stile. La sua postazione, da storico corrispondente de La Gazzetta dello Sport (ha scritto anche per Il Roma), era in tribuna stampa, in posizione quasi perpendicolare al cerchio di centrocampo. E' stato anche opinionista televisio e fiduciario Ussi per un breve periodo, negli anni Novanta. Poche volte ha alzato la voce con i colleghi più giovani e lo ha fatto a ragion veduta:la tribuna stampa è un luogo di lavoro e non di tifo viscerale, serietà e sobrietà sempre. Era un patrimonio per tutti noi, una ricchezza, un esempio di stile e di sobrietà, di compostezza, di elegenza. Un giorno, un allenatore in conferenza stampa osò dire " non parlo con voi, giornalisti di Salerno, salernitani, della Salernitana". Ovviamente la risposta non poteva mancare, composta ma decisa: "Apparteniamo ad un albo nazionale, senza confini e senza frontiere. Non esistono i giornalisti che si differenziano per provenienza. Esistono i giornalisti". Giovanni Vitale usava l'agenda, il quaderno, il taccuino, altro che registratore sul telefonino. Giovanni era un pozzo di aneddoti vissuti allo stadio Vestuti e ha gioito con sobrietà per i successi della Salernitana. Ma ha anche saputo raccontare l'ansia e le difficoltà di una piazza che palpitava per i colori granata, tra sorrisi e affanni e lo ha fatto attraverso libri che sono enciclopedie, eredità. Giovanni Vitale ha seguito lo sport a tutto tondo: non solo il calcio ma anche la boxe, la pallanuoto, la pallavolo e pallamano, l'hockey su pista. La camera ardente è stata allestita presso la Funeral Home Alfa e Omega in via Cappelle Superiori, a Salerno. Lunedì 26 dicembre, in via Dalmazia, l'ultimo saluto, l'ultima tappa della vita terrena prima del grande viaggio in Paradiso. Era un uomo buono e di fede incrollabile. Ha vissuto il dolore immenso, insostenibile per ogni papà, con dignità, e anche da cronista, una dimensione ed uno status che non lo hanno mai abbandonato. Va via un pezzo di storia del giornalismo salernitano. Va via con il suo malglioncino e la camicia. Va via con la sua polo Lacoste, inseparabile. Va via in punta di piedi e riabbraccia in cielo Gigi Amaturo, Onorato Volzone, Alfonso Carella. 

Il cordoglio del sindaco

Fra i tanti messaggi di cordoglio anche quello del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: "Esprimo il cordoglio mio personale e della civica amministrazione per per la scomparsa di Giovanni Vitale. La nostra comunità è addolorata per la morte di un uomo buono e di un giornalista eccellente. Ha raccontato con garbo, passione, competenza le vicende della nostra amatissima Salernitana della quale era preziosa memoria storica. È stato per tante generazioni di giovani cronisti un fondamentale punto di riferimento ed esempio. Adesso è in Cielo con l'indimenticabile figlio Simone. Alla famiglia ed agli amici un abbraccio d'umana solidarietà".

La Salernitana

Messaggio di cordoglio anche da parte della Salernitana: "L’U.S. Salernitana 1919, il Presidente Danilo Iervolino, i dirigenti, l'allenatore, i giocatori e tutto lo staff si stringono attorno al dolore che ha colpito la famiglia Vitale per la scomparsa del caro Giovanni, storico giornalista che ha saputo raccontare con grande passione e professionalità pagine indimenticabili della storia granata".

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