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Salernitana-Juventus, la voce dei tifosi: "I granata sono vivi e si salvano se Iervolino fa mercato"

Il giorno dopo la sconfitta immeritata subita ad opera della Juventus, c'è una parte di tifoseria granata che rimugina - insieme a una parte del club - sugli errori arbitrali e un'altra che, invece, non distoglie lo sguardo dal vero obiettivo: la salvezza è lontana una manciata di punti e può diventare realtà solo se la squadra viene rinforzata

L'Atalanta ha perso Kolasinac per infortunio muscolare e Palomino, promesso sposo della Salernitana, ha giocato l'ultimo spezzone di gara contro la Roma. L'intermezzo di coppa Italia, mercoledì contro il Milan, induce Gasperini a fare riflessioni sulle rotazioni in difesa e non facilita il compito di Sabatini. Dopo aver rassicurato i tifosi granata e fatto luce anche sui motivi della sua prolungata assenza a Salerno, il dg adesso non dispera di portare comunque a termine un'operazione di mercato che è urgente quanto l'arrivo di un terzino (sebbene Sambia abbia giocato una gara dignitosa, contro la Juventus) e di un mediano che rimpiazzi lo squalificato Maggiore. Il giorno dopo la sconfitta immeritata subita ad opera della Juventus, c'è una parte di tifoseria granata che rimugina - insieme a una parte del club - sugli errori arbitrali e un'altra che, invece, non distoglie lo sguardo dal vero obiettivo: la salvezza è lontana una manciata di punti e può diventare realtà solo se la squadra viene rinforzata. Cosa sarebbe accaduto, se ci fosse stato Simy a difendere al 90' il pallone della disperazione sotto il settore Distinti, anziché Ikwuemesi? Ikwuemesi avrebbe potuto fiondare il pallone in mezzo al pubblico oppure difenderlo mettendosi di spalle all'avversario, dal momento che era in largo anticipo e avrebbe potuto prendere posizione? E se ci fosse stato Palomino su quel pallone crossato teso dalla cinica Juventus, anziché Gyomber che ha di nuovo guardato il pallone senza incollarsi all'avversario che ha beneficiato come tanti altri del mezzo metro decisivo? Larga parte della tifoseria si interroga e vuole parlare di calcio, non si appassiona ai dossier. Anzi, i dossier e le rimostranze servono ma acquistano valore a patto che su binario parallelo e con velocità parecchio sostenuta la società attrezzi l'organico, oggi ridotto all'osso. 

La voce dei tifosi

Mimmo Rinaldi scrive la sua letterina post Befana. La indirizza al patron granata, Danilo Iervolino: "Caro presidente, è più importante la salvezza o il bilancio attivo? Caro presidente, non possiamo attendere se e quando vendiamo Dia per fare mercato. Caro presidente, da ultimo in classifica ti mettono i piedi in testa soprattutto dopo l'aiutino di ieri all'Inter. Caro presidente, la salvezza è lì ad un tiro di schioppo e se ci sei batti un colpo. Caro presidente non possiamo attendere in tutte le sessioni di calciomercato che tu rientri dalle ferie per effettuare operazioni. Caro presidente a Napoli chi gioca? Diamoci una mossa: nonostante i mostruosi ritardi, siamo ancora vivi". Dall'illusione al disincanto, poi la speranza. Mario De Rogatis rivive la partita, un'altalena di emozione con riverberi in classifica: "Abbiamo tenuto testa per 90 minuti ad una squadra che predica di vincere lo scudetto ma pratica l'anticalcio. Sempre gli episodi ad esserci contro e sempre in pieno recupero. Di più non si poteva fare, considerata la pletora di assenti. Urge un intervento deciso ed immediato della società, altrimenti non avremo undici giocatori da schierare allo stadio Maradona. Provo davvero sconcerto per l'immobilismo sul mercato: è inconcepibile non aver acquistato nessuno, avendo lo stesso presidente manifestatone la volontà. Forse allora il problema non era De Sanctis. Al minuto 60 eravamo salvi, siamo vivi e lotteremo". Antonio Positano accende i riflettori sulla direzione arbitrale, che a fine gara ha vivacemente contestato pure la Salernitana, fino all'annuncio di una protesta ufficiale che sarà inviata in Federcalcio, Lega Serie A e Aia: "Grande partita e peccato per il risultato. Siamo usciti dal campo senza punti ma certamente più consapevoli che la salvezza è alla nostra portata a patto, però, che le decisioni arbitrali siano guidate da uniformità nelle valutazioni. Gatti andava espulso". Paolo Toscano: "La prestazione è stata importante e senza l’espulsione di Maggiore avremmo potuto raccogliere i tre punti! Purtroppo, giocando in dieci, siamo stati costretti a difenderci e nonostante ciò abbiamo avuto diverse occasioni per passare in vantaggio. Almeno un punto meritavamo di conquistarlo. Vuol dire che ci rifaremo contro i partenopei!", dice il tifoso, preparandosi al derby che si giocherà allo stadio Maradona il 13 gennaio. "Tanta amarezza - conclude Ciro Troise - comunque siamo sulla buona strada.

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