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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Mazzocchi segna "alla Del Piero" e fa festa con frero Ribery: vince la Salernitana

Il minuto decisivo è il 3' della ripresa: il capitano granata calcia con il piede destro e toglie la ragnatela al sette, alla sinistra di Dragowski. Poi manda baci in tribuna e abbraccia Franck nel giorno del suo addio

Il regalo più bello lo fa Mazzocchi a frero Ribéry. Dopo 10 minuti di recupero, apnea e imprecazioni per gli errori di Piatek e le paratone di Dragowski la Salernitana vince la partita pesantissima in chiave salvezza e porta il proprio campione francese (con i vestiti del collaboratore tecnico) sotto la curva Sud. La torcida è stata davvero il dodicesimo uomo in campo: ha spinto, palpitato, incoraggiato i granata e l'ha protetta. Corii d'altri tempi, torna pure "Despacito" a fine partita.

Il passo d'addio

L'addio al calcio di Franck Ribéry lascia rapidamente spazio a Salernitana-Spezia, la partita che mette in palio punti pesantissimi in chiave salvezza. I granata sono in maglia nera, inusuale: fu utlizzata ad Empoli ma anche a Genova, contro la Sampdoria, dove cominciò la rimonta salvezza. Fino al 14' nessuno tira in porta ma gli ospiti partono accesi, svelti, sciolti e la spensieratezza della quale ha parlato Davide Nicola in conferenza di presentazione pare riempire solo testa, cuore e scarpette dello Spezia. La Salernitana è contratta, tiene come linea difensiva ma non riesce ad imbastire azioni nel primo quarto di frazione. Lo fa sul limitare del 15' con un contropiede che innesca Bonazzoli e che Candreva rifinisce per Dia. Il giocatore senegalese vince il primo rimpallo ma sbaglia la direzione del secondo dribbling, portandosi il pallone sul piede sinistro. La replica dello Spezia, dopo un accenno di rissa a centrocampo (ammoniti Vilhena e Amian), arriva tra il 22' e il 24': colpo di testa di Ampadu alto sugli sviluppi di calcio d'angolo, occasione divorata da Agudelo che trasforma in passaggio innocuo il tap-in concesso da Sepe, tiro fuori misura di Gyasi. Sbaglia pure lo Spezia. Un infortunio difensivo dei liguri si trasforma in assit involontario per Mazzocchi che prende la mira, converge sul destro e tira. Il pallone al 25' si spegne non molto lontano dal palo alla sinistra di Dragowski. 

Salernitana-Spezia e addio a Ribery - foto Gambardella

Resistenza e contropiede

La Salernitana rischia in un paio di circostanze di deragliare ma resta in carreggiata grazie alla difesa a denti stretti di Fazio e soprattutto di Gyomber. Resiste davanti a Sepe e riparte in contropiede. Al 35' Dia viene messo in moto dalla verticalizzazione di Bonazzoli, ma una deviazione spezzina evita il gol. Sul calcio d'angolo ulteriore, Gyomber a due passi dalla riga di porta meriterebbe il gol ma la sua zampata manda il pallone alto sulla traversa. La squadra di Nicola regge bene in difesa e ha attaccanti che fanno tanto movimento. Il problema è nella terra di mezzo: Radovanovic è costantemente schermato ma neppure brilla per mobilità; Vilhena e Lassana Coulibaly perdono molte volte i propri duelli; Mazzocchi è costantemente raddoppiato a sinistra e si incaponisce; Candreva subisce la stessa sorte e non riesce a trovare il cross. Per questo motivo deve spesso ripiegare sul traversone quasi dalla trequarti. Quando, però, al 43' riesce ad inventarsi un'azione personale, la Salernitana trova l'epiodio che potrebbe sbloccare la partita: tiro del numero 87 granata e palo pieno alla sinistra Dragowski. 

La ripresa e l'eurogol

Al 3' la Salernitana trova il jolly. Tutto parte da una geniale intuizione di Bonazzoli che di tacco libera in corridoio Tonino Candreva. L'azione è da numero 7, anche se sulla maglietta c'è scritto 87: cross teso, la difesa ligure sbroglia ma sulle zolle del destino c'è Mazzocchi. Sulla maglia c'è scritto 30 ma il tiro sontuoso, con il piede destro è da numero giro: conclusione con il giro, cioè carica di effetto, e il pallone si insacca nel sette alla sinistra di Dragowski. Delirio della curva Sud, bacio alla moglie in tribuna e abbraccio a "frero" Ribery, sistemato sulla panchina aggiuntiva. 

La replica

Lo Spezia non ci sta e dispone subito di un'occasione per pareggiare i conti. Si illumina sulla destra offensiva la zolla di Nzola che calcia fuori di un soffio. Poi un doppio cambio per parte: entrano Verde e Reca per lo Spezia, gli fanno posto Gyasi e Amian. Piatek sostituisce Vilhena e e Bradaric sostituisce Boulaye Dia. I granata confermano il proprio spartito tattico ma cambiano gli interpreti: Candreva mezzala al posto di Vilhena, Mazzocchi quinto a destra e Bradaric quinto a sinistra. Poi è Gyomber show: sradica un pallone di forza e fisico, sfrutta un rimpallo e non ci pensa su due volte. Tiro immediato da distanza siderale, traversa scheggiata al 25'. Lo Spezia invece passa dal 31' al modulo 4-2-3-1. Al 34' Bonazzoli inventa una giocata spacca-partita. Il suo lancio per Piatek è delizioso, forse leggermente spostato sulla sinistra. Il pistolero arriva sotto il pallone dopo una corsa forsennata ma non riesce a coordinarsi bene e il suo diagonale finisce sui tabelloni pubblicitari. Dopo il tiro di Bonazzoli che al 38' finisce alle stelle, Nicola lo richiama in panchina, manda in campo Botheim. Esce anche Candreva, al suo posto Bohinen. 

Fiato sospeso

Al 43' la Salernitana rischia grosso. Botheim perde palla sulla trequarti, lo Spezia si distende in contropiede velenoso e Nzola a pochi passi dall'area piccola fallisce di piatto destro il gol dell'1-1. I tifosi granata sospirano e De Sanctis in tribuna stampa impreca a profusione. Dopo il gol della Salernitana l'auricolare dell'arbitro è andato in tilt. Ai cinque minuti di interruzione si aggiungono i cinque che concede Chiffi: 10' di recuopero. Comincia sulbito con la Salernitana in area di rigore spezzino. La prima occasione è clamorosa. Piatek è tutto solo ma si fa ipnotizzare da Dragowski. Poi il portiere polacco è prodigioso due volte deviando alla sua sinistra e sulla linea di porta i colpi di testa di Daniliuc. Poi Piatek continua a far disperare e a disperarsi: Bradaric gli serve un assist al bacio dopo una sgroppata di quaranta metri palla al piede ma il polacco calcia molle e prevedibile e si fa rimpallare la conclusione. Poco importa: "Tu non resterai mai sola", cantano gli ultras. Vince la Salernitana. 

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