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Goleada del Torino: poker dei piemontesi, la Salernitana va di nuovo ko

La solita partita guardinga nel primo tempo ma anche l'occasionissima con Di Tacchio che colpisce il palo. Poi segna il paraguaiano e si fa male anche Ruggeri. Alla ripresa cala il sipario: ancora decisivo un colpo di testa. Il passivo diventa larghissimo dopo i gol di Pobega e di Lukic

La Salernitana ha bisogno di qualità (e da ieri c'è Ribéry), poi ha bisogno di ritrovare la solidità difensiva che ha perso, soprattutto sui cross e sulle palle inattive, su tutto ciò che spiova e ballonzoli nei sedici metri che scottano. Le scene di Torino, dove matura la terza sconfitta consecutiva e di nuovo con largo passivo (4-0, undici gol subiti in 270'), sono le stesse di Bologna: spiove il cross, Belec ci pensa ma fa il passo indietro, il difensore di turno si fa sovrastare perdendo il duello individuale. Allo stadio Olimpico Grande Torino, nella giornata nella quale sarebbe stato utile e anche necessario portar via punti, la squadra di Castori lascia la posta (segnano Sanabria, Bremer e poi il gioiellino Pobega, che era anche nella lista degli acquisti del cavalluccio marino e Lukic) ed i rimpianti. Perché il Torino non era imbattibile, perché quando è stato attaccato ha concesso. La Salernitana è stata anche sfortunata - il palo di Di Tacchio, il ko di Ruggeri - ma nel corso del match, più ingenua che sfortunata. Si riparte, si dovrà ripartire, da un'azione del 75': Ranieri recupera il pallone, il subentrato Franck Ribéry si invola, il Toro lo insegue ma lui ha il passo giusto e dà il pallone con i giri giusti.

La tattica

sceglie la doppia punta - Bonazzoli e Simy - e l'incursore è Obi. Il ballotaggio a centrocampo lo vince Di Tacchio su Lassana Coulibaly. Ribéry in panchina. Juric, allenatore del Torino, perde Belotti e schiera Sanabria centravanti. Alle sue spalle ci sono Pjaca e Lanetty. Al posto di Izzo, infortunato, spazio a Zima. Ippocampo scortato allo stadio Olimpico di Torino da oltre 1000 supporter.

La cronaca

I primi 18' filano via con tanto studio e pochi sussulti: molto pressing della Salernitana, un calcio d'angolo raccolto dal Toro - Ruggeri in diagonale su Sanabria -, brivido per Gyomber che stringe i denti e vince il dolore alla caviglia. Al 22', occasionissima per i padroni di casa. La Salernitana soffre di nuovo nel gioco aereo. Sanabria prende posizione e fa sponda per Pjaca che ha tempo e spazio in area piccola ma "sbuccia" il pallone e favorisce l'intervento di Belec. Ci prova anche Singo al 31' (il cross arriva sempre dalla corsia mancina) ma svirgola. Al 35' inventa Bremer e Ansaldi scappa alle spalle di Kechrida. Poi scavalca Belec con un morbido lob ma non vale: fuorigioco.

Occasionissime Salernitana

Accade tutto tra il 36' e il 37': dapprima Milinkovic Savic indugia nel rilancio, subisce il pressing di Bonazzoli e rischia il ko. Sul calciol d'angolo concesso e battuto da Obi, Di Tacchio impatta benissimo di testa ma il pallone incoccia il palo. Sospira anche la Salernitana, al 43': calcio d'angolo, tocca Singo poi c'è un flipper e di testa ribadisce Singo, per fortuna traiettoria troppo lunga per Sanabria e Pjaca.

Il gol del Torino e il guaio muscolare

Al 45', i padroni di casa passano in vantaggio. Cross da sinistra, non è velocissimo e spiove sul limitare dell'area piccola. Belec è tra i pali, Sanabria salta tra Ruggeri e Gagliolo e sovrasta quest'ultimo sullo stacco. Poi i guai non finiscono mai e si procura infortunio muscolare Ruggeri: si teme un infortunio serio, perché il terzino esce portato in braccio dai medici. Entra Ranieri.

La ripresa

Mentre si riscalda Ribéry, al 55' Castori richiama in panca Simy e fa entrare Djuric. Obi, invece, fa posto a Lassana Coulibaly. Il gigante bosniaco ha subito la palla gol al 58': cross dalla destra, Djuric è appostato sul secondo palo e prova ad indirizzare nell'angolo opposto, fuori bersaglio di pochi centimetri. Mentre sta per entrare Ribéry (esce Gyomber, Juric si era protetto facendo entrare Buongiorno, più marcatore di Rodriguez), la Salernitana incassa il 2-0, al 66', Cross di nuovo da sinistra, spiove al centro dell'area piccola. Lo tocca Bremer e il Toro raddoppia. Entra Ribéry e manda subito al decollo Bonazzoli, che però deve rifinire perché troppo decentrato sulla destra e di un soffio non chiude il dai e vai con il francese. Poi ci prova anche Mamadou Coulibaly dal limite dell'area (forte e centrale, 79'), dopo un tiro di Di Tacchio al termine del contropiede quattro contro quattro. Non sbaglia, invece, il gioiellino Pobega per il 3-0 che fa calare il sipario. Anzi, no: il poker è di Lukic.

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