Truffa ad Invitalia, in 13 finiscono a processo per truffa
Al centro del raggiro ci sarebbe stata una coppia di Angri. La Procura ottenne anche il sequestro di beni per 300mila euro
Al centro del raggiro ci sarebbe stata una coppia di Angri. La Procura ottenne anche il sequestro di beni per 300mila euro
I fatti risalgono all'11 aprile del 2016, ad Angri, presso un'agenzia di intermediazione immobiliare
L’uomo aveva precedentemente abbandonato il domicilio familiare, di punto in bianco mettendo fine alla sua relazione, lasciando senza un riferimento alcuno i suoi congiunti
I fatti risalgono all’11 febbraio 2017, quando l’uomo avrebbe provato a strappare la borsa ad una ragazza
Saranno processati per esercizio arbitrario delle proprie ragione i fratelli angresi M.D. e D.D., proprietari di un immobile e protagonisti di un episodio di violenza consumato dopo il mancato pagamento delle mensilità di un affitto
La Procura di Nocera Inferiore ne ha chiesto il rinvio a giudizio, per episodi riferiti al 16 agosto 2017. A denunciare la donna furono i parenti delle donne assistite
Le accuse vanno a vario titolo per molti degli indagati dall’associazione a delinquere all’illecita concorrenza, fino all’appropriazione indebita
L'associazione accusa il vice sindaco e chiederà un incontro immediato al primo cittadino. La nota stampa: "Le terapie riparative sono un abuso, messaggi violenti e discriminatori"
Gli imputati sono M.P. di Pagani e S.A. di Angri, titolari della società di Angri Euro Gelo Import export, il primo, mediatore nell'affare e il secondo, un imprenditore del settore agricolo residente a Voghiera
Dalle indagini si è scoperto che la fattura 16 del 2003 non era mai stata emessa, quindi mai contabilizzata dall’associazione. Le spese sarebbero state gonfiate invece per i biglietti aerei
Questo recita la circolare del dirigente Raffaele Palomba, dell’istituto comprensivo "Don E. Smaldone" di Angri, che sarà diffusa e letta dai docenti alle classi che si apprestano a prepararsi per la sessione di esami
Molestie e abusi di tipo sessuale su di un suo allievo: i giudici lo condannano a 6 anni e 6 mesi di carcere. Questa la sentenza di primo grado emessa ieri pomeriggio, dal collegio giudicante del tribunale di Nocera Inferiore
È sotto inchiesta per truffa il priore della confraternita Santa Caterina di Angri, G. Z., 63 anni, raggiunto dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari dopo una fase di approfondimento svolta dai carabinieri di Angri
E’ questa la condanna chiesta dal pubblico ministero Ernesto Caggiano, due giorni fa, nell’aula collegiale a porte chiuse del tribunale di Nocera Inferiore
La 38enne non copiò, ma usò terminologie di uso frequente nella Giurisprudenza. Le stesse parole, infatti, erano citate anche dall’enciclopedia online “Wikipedia
Sono stati assolti dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata al falso, alla truffa e alla corruzione sei persone accusate per lo scandalo legato alla Onlus Peppino Scoppa, noto centro di riabilitazione convenzionato operante ad Angr
Per l’imputato l’accusa è quella di aver eseguito o comunque consentito un’attività illecita inerente alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi
Momenti di tensione in via Giudici, ad Angri, quando dei calcinacci sono caduti dal secondo piano dell'istituto scolastico Agrario di proprietà del Comune, ma gestito dalla Provincia di Salerno
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Nocera hanno arrestato per detenzione al fine di spaccio di stupefacenti due cittadini marocchini, un 26enne irregolare sul territorio nazionale ed un 40enne residente a Nocera Inferiore
Secondo un ricorso presentato dal suo legale di fiducia, i giudici avevano però espresso il proprio giudizio facendo solo una ricostruzione parziale di quanto emerso durante il processo
All’interno del fondo agricolo, trovati 4 Tordi, 2 Storni, 2 Tortore dal collare, 2 Cardellini e un Riccio che è stato subito liberato. Trovato anche un uccello ibrido, un incrocio tra un Cardellino e un Canarino, al quale sarebbero stati accecati gli occhi
I due avrebbero messo in vendita attraverso l'iscrizione ad un gruppo Facebook merce che in realtà non veniva mai spedita. Uno dei due si spacciò per carabiniere, minacciando anche le vittime che chiedevano spiegazioni