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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Sanità, De Luca: "Un equivoco i dati Agenas, sciacallaggio su Scafati". Poi attacca ancora Fitto

Il governatore, durante la diretta social del venerdì, risponde alle critiche e lancia nuove accuse al Governo nazionale

Dopo gli ultimi dati pubblicati da Agenas che hanno confermato la fuga di pazienti dalla Campania verso altre regioni italiane per curarsi, il governatore della Campania Vincenzo De Luca va all’attacco, durante la consueta diretta del venerdì su Facebook, parlando di “equivoco”. E poi definisce “sciacallo”, seppur non citandolo direttamente, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, il quale sta chiedendo a gran voce la riapertura del pronto soccorso nella sua città. Non mancano nuove stoccate al governo nazionale. 

I dati Agenas 

"Per le liste d'attesa la Campania è tra le prime 4 regioni d'Italia in termini di efficienza. Non che non ci siano problemi anche da noi, ma per quanto riguarda le prestazioni urgenti riusciamo a garantirle per il 90% entro i 10 giorni, poi per quelle programmabili i tempi si allungano". Il governatore sostiene che sia nato "un equivoco sui dati Agenas" e parla di "speculazioni" in corso: "Ogni tanto escono dei dati che sono problematici o falsanti rispetto alla realtà della nostra sanità e dobbiamo far fronte a qualche iniziativa demagogica e sciacallesca: con la scadenza delle elezioni europee dobbiamo aspettarci qualche altra campagna di diffamazione e denigrazione" aggiunge De Luca, che cita un episodio in particolare: "L'ultima speculazione arriva da Caserta dove vengono pubblicate foto dove si dice che ci sono 10 ambulanze bloccate: è una cosa falsa, verificata, e noi procederemo con le doverose querele per diffamazione e falso" annuncia l'inquilino di Palazzo Santa Lucia che vuole "evitare di perdere tempo appresso a stupidaggini" e rivendica quelli che per lui sono i principali risultati raggiunti dalla sanità regionale "nonostante 10mila dipendenti in meno" e il fatto che siamo "ultimi nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale". E ancora: "Siamo derubati di 180-200 milioni, siamo la regione più penalizzata e siamo costretti a combattere con le unghie e con i denti per difendere i diritti nostri e dei nostri cittadini".

Il caso Scafati

Il presidente della Regione, seppur non citandolo esplicitamente (ma il riferimento è fin troppo chiaro), ha parlato di “tentativi di sciacallaggio” da parte del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti rispetto alla mancata riapertura del pronto soccorso dell’ospedale “Mauro Scarlato”. “Parla dopo che quelli della sua parte politica lo hanno chiuso” dice riferendosi ad una decisione che risale a quasi dieci anni fa. 

Nuovo attacco al Ministro Fitto

Non è mancato, neanche in questa diretta, un altro affondo contro il Ministro Fitto. “Il Ministero della Coesione ha sottoscritto con Liguria, Veneto, Marche e per ultimo con il Lazio, l'accordo sul Fsc, il Fondo Sviluppo e Coesione, sui piccoli programmi che dal punto di vista politico sono vergognosi. I fondi sono per il Sud ma le prime Regioni per l'accordo sono del Centronord, incredibile". "La Regione Campania nel rapporto con il ministero ora di Fitto – ha detto De Luca - mantiene la linea che riguarda qualsiasi governo. La Regione non guarda i colori politici dei governi ma non intende subire la posizione dei maggiordomi e di chi fa la questua. Noi lavoriamo solo per la tutela dei nostri diritti. La posizione della Campania resta di combattere come facemmo con il governo Draghi, in cui abbiamo fatto la guerra contro il ministro della Sanità Speranza, e contro Figliuolo per la distribuzione dei vaccini Covid che era penalizzante per la Campania. Noi guardiamo ai fatti concreti e questo metodo vale quindi anche per l'attuale governo e per il ministro Fitto: la situazione resta che non è arrivato a noi un euro, e non firmiamo un accordo regione-ministero sul volere di Fitto". "Questo sappiamo - ha sottolineato De Luca - che penalizza i Comuni a cui erano destinati 500 milioni per lavori alle strade e recupero degli edifici storico-artistici. Ma la Regione Campania mantiene questa posizione, non siamo abituati a fare una questua e a reggere bandiere di partito, noi difendiamo la dignità dei nostri cittadini e dell'istituzione Regione. Nessun vassallaggio nei confronti di chi ha i fondi e pensa di ricattarti. Per noi il ricatto non serve. Mi auguro che i colleghi governatori del sud siano consapevoli del danno che subiamo per il blocco del finanziamento”. 

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