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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Proroga alle concessioni balneari, Mare Libero diffida cinque Comuni del Cilento

Al centro di questa controversia vi sono le disposizioni delle leggi Bolkestein e Draghi, che impongono la messa a gara delle concessioni demaniali marittime, precedentemente assegnate

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero prosegue la sua battaglia a favore dell'accesso pubblico e gratuito alle coste italiane. L'organizzazione ha intensificato i suoi sforzi inviando atti di diffida a numerosi comuni costieri che hanno prorogato le concessioni balneari fino al 2024.

Il caso

Al centro di questa controversia vi sono le disposizioni delle leggi Bolkestein e Draghi, che impongono la messa a gara delle concessioni demaniali marittime, precedentemente assegnate. Nonostante ciò, l'assenza di decreti applicativi specifici, che avrebbero dovuto essere emanati entro l'inizio del 2023, ha portato alcuni comuni a bypassare queste direttive, sfruttando una lacuna che permette la proroga delle concessioni in assenza di procedure di gara completate. Mare Libero ha focalizzato la sua attenzione su 10 comuni della Campania che hanno prorogato le concessioni. Di questi, cinque si trovano nel Cilento, una zona notoriamente protetta per il suo inestimabile valore ambientale e naturale, ma ora al centro di questo confronto sui diritti d'uso delle coste. I comuni interessati da questa azione legale sono: Castellabate, Camerota, Sapri, Vibonati e Agropoli. Gli atti di diffida non si rivolgono solo ai sindaci, ma mirano a coinvolgere tutte le istituzioni competenti, evidenziando la potenziale violazione delle leggi nazionali e i danni erariali derivanti da canoni di concessione considerati irrisori rispetto al valore pubblico delle coste.

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