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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Maiori

Depuratore di Maiori, la Provincia annulla la gara: esulta il Wwf

La Provincia di Salerno ha annullato la gara del depuratore consortile, localizzato nella Valle del Demanio di Maiori. A renderlo noto il Wwf, che in più di un’occasione, insieme al Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, ha sottolineato “l’assurdità del progetto”

La Provincia di Salerno ha annullato la gara del depuratore consortile, localizzato nella Valle del Demanio di Maiori. A renderlo noto il Wwf, che in più di un’occasione, insieme al Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, ha sottolineato “l’assurdità del progetto”. 

La nota 

“Stavolta – scrive il wwf - la Provincia ha saputo porre rimedio ad un costoso e spregiudicato impianto che era stato concepito senza rispetto per il territorio ed i suoi abitanti e senza reali garanzie di depurazione. Il progetto, su decisione del governatore De Luca, prevedeva la costruzione di un mega depuratore per trattare gli scarichi di sei comuni della Costa d’Amalfi: Maiori, Minori, Ravello, Scala, Atrani e Tramonti, in un sito particolarmente pregiato del territorio di Maiori e dall’enorme valore ambientale: la Valle del Demanio. La Valle del Demanio è uno dei luoghi di maggior significato naturalistico dell'intera Costiera amalfitana. Non a caso la ricchezza d'acqua, la singolare conformazione ricca di anfratti, forre, burroni, la presenza di stillicidi, pozze, cascate formate dai due torrenti convergenti, Rio Demanio e Acqua calda, evocano il paragone con la più famosa Valle delle Ferriere di Amalfi. Del resto anche qui albergano molte della rare specie vegetali che prosperano nella Riserva Naturale orientata e la stessa Woodwardia radicans, fiore all'occhiello della Valle delle Ferriere, fu rinvenuta, all'epoca, anche qui nel “vallone di Majori” dal suo scopritore Francis Neville Reid. Contrari alla creazione di questo autentico ecomostro sono apparsi da subito i cittadini di Maiori e dell’intera Costiera che raccolsero centinaia di firme in una petizione popolare. Il Wwf aveva sottolineato come la realizzazione dell’opera nel sito individuato fosse assolutamente impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico con conseguenze, dirette e indirette, sulla stessa vocazione turistica dell’area e sul relativo indotto economico del territorio. 

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