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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Donna muore vicino all'ospedale, Aliberti attacca la Regione: "Si riapra il punto di primo intervento"

Intanto, proprio stamattina, la direzione generale dell’Asl Salerno ha convocato il sindaco per un incontro, fissato per venerdì mattina

Tragedia, questa mattina, nei pressi dell’ospedale di Scafati, dove una donna di 59 anni è morta in  seguito ad un malore improvviso, senza avere la possibilità di essere soccorsa all’interno del presidio sanitario, attualmente sprovvisto di un punto di primo intervento, chiuso da mesi per lavori. Il  primo cittadino Pasquale Aliberti ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della donna deceduta ed è tornato nuovamente a chiamare in causa la Regione Campania, la Direzione generale dell’Asl Salerno e tutti gli enti preposti per chiedere con urgenza la riattivazione del punto di primo  intervento presso l’ospedale di Scafati e la riorganizzazione del servizio d’emergenza territoriale 118 con personale sanitario idoneo e qualificato per la gestione delle emergenze.  

Le critiche del sindaco

“Si riapra subito – ha dichiarato il sindaco Aliberti - il punto di primo intervento dell’ospedale Mauro Scarlato e si riattivi il 118 con personale sanitario qualificato, altrimenti siamo davanti ai terroristi della sanità. Totale solidarietà alla famiglia della signora che, colta da improvviso malore nei pressi dell’ingresso dell’ospedale, non ha avuto la possibilità di essere soccorsa perché da qualche mese la direzione sanitaria ha chiuso il punto di primo intervento. Da sindaco ho chiesto informazioni su quanto accaduto, anche alla luce dell'intervento della nostra Polizia Municipale, e ho appreso che la signora è stata soccorsa dal marito, che era con lei e che ha tentato un massaggio cardiaco. I nostri agenti della Polizia Municipale mi hanno riferito, inoltre,  che una vota arrivati sul posto hanno allertato subito il 118, ma l’ambulanza è arrivata dopo oltre  mezz'ora. Quanto è accaduto è gravissimo. Chi deve intervenire lo faccia per evitare che tragedie  simili si verifichino ancora. Premesso che la battaglia per il pronto soccorso è trasversale e va al  di là delle ideologie, non sento di riversare responsabilità sui medici che lavorano nell'ospedale  Mauro Scarlato. Sono gli unici a non avere colpe, essendo anche loro vittime di una sanità che  non tutela i diritti di nessuno. Bisogna subito riaprire il punto di primo intervento che è stato chiuso e riorganizzare il servizio 118. In un paese normale e civile un’ambulanza deve intervenire in  pochi minuti, anche con la presenza a bordo del medico rianimatore. Tutti sanno, come io stesso ho denunciato anche ultimamente, che il 118 in questa Regione è composto solitamente da un autista,  da un operatore sanitario e, nella migliore delle ipotesi, da un infermiere. Pertanto, auspico che  questo episodio tragico possa indurre la Regione, la direzione sanitaria dell’Asl e tutti gli enti pre posti a comprendere che va immediatamente disposta la riapertura del punto di primo intervento, i  cui lavori sono terminati da tempo, e che va urgentemente riorganizzato il servizio del 118 garan tendo che in una città come Scafati, e in una regione come la Campania, lo stesso servizio venga  assicurato dal personale sanitario idoneo, dai medici, gli unici qualificati per gestire emergenze  come quelle di stamattina. Seguiremo la vicenda e ci costituiremo, se la famiglia dovesse ritenerlo  opportuno, parte civile nella vicenda. Intanto, proprio oggi, dopo numerosi solleciti, sono stato  contattato dalla direzione generale dell’Asl Salerno per un incontro che si terrà venerdì prossimo. Mi auguro non sia l’ennesima occasione per ascoltare ancora e solo chiacchiere”.

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