Torrione a lutto: addio a donna Matilde, oggi i funerali
Storica titolare della nota pizzeria e trattoria Da Mario, insieme al marito già volato in Cielo, la signora Matilde ha deliziato i palati di intere generazioni
Salerno perde un pezzo di storia: si è spenta la signora Matilde Stanzione, vedova Alfinito, Cavaliere del Lavoro. Oggi, mercoledì 1 novembre, alle ore 16.30, si celebreranno i funerali di donna Matilde, nella chiesa di Santa Croce a Torrione: alle 15.45, la salma muoverà dall'ospedale Ruggi di Salerno, dove purtroppo è spirata.
Storica titolare della nota pizzeria e trattoria Da Mario, insieme al marito già volato in Cielo, la signora Matilde ha deliziato i palati di intere generazioni. Tutti stretti attorno alla famiglia.
ospedale san leonardo, cavaliere del lavoro
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La triste notizia della sua morte – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – ha lasciato tanta tristezza nel cuore di una intera comunità. Negli anni cinquanta Salerno stava cambiando volto.
Al piano terreno di palazzo Aliberti un edificio costruito negli anni venti veniva inaugurata la trattoria Da Mario. Questo esercizio ha attraversato gli anni del boom economico, il periodo dell’ austerity, il terremoto del 1980, gli anni della Salerno fatti bella , la cessazione della attività c’è stato solo nei primi anni duemila.
La pizzeria e trattoria Da Mario è stato un posto conosciuto da tutti, abbiamo apprezzato la pizza , tra le specialità della casa ricordiamo la pizza del prete e il pollo.
Per circa cinquanta anni il locale è stato gestito, dai coniugi Alfinito (la signora Matilde Stanzione e suo marito Mario Alfinito, che è deceduto nel dicembre 2020)
La pizza preparata da Francesco Adinolfi un pizzaiolo muto ma udente ,che veniva confezionata nella carta aveva un sapore unico ed inimitabile ,nulla da invidiare alle friggitorie di Via dei Tribunali di Napoli.
Come un carosello si immagini, suoni ,sapori e profumi tutti noi salernitani oltre la pizza del Muto, (aveva un impasto delicato piuttosto fine) ricordiamo la vetrinetta con le pietanze tipiche della cucina casereccia (polpette al sugo, pollo e patatine, peperoni, frigitelli ect) preparati da Donna Matilde in persona.
Una piccola finestra interna comunicava la cucina con il corridoio dove si attendeva la pizza d’asporto; la sala con le sedie di legno hanno ospitato per tanti anni operai, professionisti, insegnanti, impiegati e pensionati.
