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Cronaca

Ance: "In Campania sono necessari 5 anni per realizzare un'opera pubblica"

Nella nostra regione le tre fasi relative alla progettazione richiedono 2 anni e 6 mesi di attività. Le procedure di affidamento assorbono 8 mesi, mentre l’esecuzione vera e propria dei lavori si concentra in 1 anno e 6 mesi

Sono 5 gli anni necessari, in media, per la realizzazione di opere pubbliche in Campania mentre la media italiana è di 4 anni e 5 mesi. A dare l'allarme è l'Ance che sottolinea come la nostra regione si colloca al terzultimo posto, insieme con la Liguria, precedendo soltanto la Sicilia, dove si impiega 6,9 anni e la Basilicata dove, invece, ne occorrono 5,8.

La classifica, estrapolata dalla Svimez dallo studio I tempi di attuazione e di spesa degli interventi infrastrutturali delle politiche di coesione di Carla Carucci, Fabio De Angelis e Maria Alessandre Guerrizio, fa notare come la regione più virtuosa è l'Emilia Romagna dove sono necessari 3,8 anni mentre al sud la regione più veloce è la Calabria con 4,2 anni necessari, in media, per completare un'opera pubblica che supera regioni come il Veneto ed il Friuli. In Campania, le tre fasi relative alla progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) richiedono 2 anni e 6 mesi di attività. Le procedure di affidamento assorbono 8 mesi, mentre l’esecuzione vera e propria dei lavori si concentra in 1 anno e 6 mesi, per un totale complessivo di 5 anni.

"Lo studio della Svimez – commenta il Presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – dimostra con estrema chiarezza l’incapacità degli Enti pubblici di valutare con esattezza i tempi della spesa relativi alla realizzazione di opere pubbliche. La complessità dei percorsi amministrativi si riflette in maniera esponenziale sull’aumento dei costi derivanti dall’allungamento all’infinito dei tempi. In questo modo – continua Lombardi – si generano contenziosi infinitamente lunghi che aumentano i costi delle imprese e dello Stato. E’ un cane che si morde la coda: da un lato i soggetti attuatori dilatano i tempi ed aumentano i costi; dall’altro lo Stato deve fare fronte alla crescita delle risorse da reperire per il completamento di opere che restano incompiute per decenni. Occorre – conclude Lombardi – procedere in maniera urgente alla semplificazione delle procedure soprattutto nella fase della progettazione e dell’affidamento dei lavori: il 61% della durata complessiva della realizzazione di un’opera si perde proprio per mettere a punto il progetto e l’affidamento. Per non parlare del tempo perso nella progettazione preliminare. Senza mettere mano a nuove procedure più efficaci e più rapide, sarà veramente difficile immettere liquidità nei circuiti economici e produttivi dei singoli territori. Ancora una volta deve essere ribadito che non esiste un problema di risorse, ma soltanto una gravissima criticità della capacità di spesa".

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