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Cronaca Pagani

Sistemi di sicurezza di banche e fondi pensioni "hackerati": in 6 a processo

Posizioni secondarie, le restanti quattro, accusate di aver messo a disposizione conti correnti sui quali sarebbero passati soldi legati alle truffe

Sistemi di sicurezza hackerati, vanno tutti a processo le sei persone coinvolte in un'inchiesta della polizia postale di Salerno, che vede due uomini di Pagani sotto giudizio per aver bucato i sistemi di sicurezza di società di investimenti, fondi pensione e banche in più parti d'Italia, riuscendo a sottrarre un totale di circa 1 milione e 400mila euro. 

Le accuse

Il gup ha disposto il rinvio a giudizio per tutti. Le accuse, a vario titolo, vanno dallìaccesso abusivo a sistema informatico, truffa, intercettazione fraudolenta, falsificazione di comunicazione al riciclaggio. I due principali imputati, l’hacker e complice, avrebbero messo in piedi un meccanismo con il quale il primo violava e alterava i sistemi telematici protetti e i meccanismi di funzionamento delle caselle di posta elettronica certificata di istituti di credito, ma anche di soggetti giuridici di natura privata, coinvolti in transazioni economiche. Lo scopo era «dirottare» i soldi su propri conti correnti, aperti dal complice. La somma accumulata attraverso varie operazioni ammonta a circa 1 milione e 400mila euro. Molti tentativi andarono a vuoto, grazie ai sistemi di sicurezza degli enti colpiti. Posizioni secondarie, le restanti quattro, accusate di aver messo a disposizione conti correnti sui quali sarebbero passati soldi legati alle truffe.

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