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Cronaca Brignano

Pregano sulla tomba dei genitori defunti, ma i resti sono altrove: il caso a Brignano

Tutto ha avuto inizio lo scorso 8 marzo, quando Vincenza si recò al Camposanto di Salerno per il dovuto rito dell’esumazione, come racconta Il Mattino

Un episodio paradossale, al cimitero di Brignano. Come racconta Il Mattino, la signora Vincenza Coscia, insieme ai suoi fratelli, per più di due mesi ha portato fiori fresche e rivolte preghiere dinanzi a quella che sapeva essere la lapide dei genitori defunti. Ma, di fatto, la nicchia era vuota e i resti posti altrove. Tutto ha avuto inizio lo scorso 8 marzo, quando Vincenza si recò al Camposanto di Salerno per il dovuto rito dell’esumazione. Vincenza e i fratelli, insomma, espletate tutte le procedure, si sono presentati presso la tomba dei genitori per presenziare al loro disseppellimento: "Ci è stato chiesto se volevamo effettuare la pulizia delle ossa dei nostri congiunti. Ma io e i miei fratelli non abbiamo voluto. Dopodiché, i resti sono stati riposti nel cassettino di acciaio che avevamo acquistato", hanno raccontato a Il Mattino.

L'equivoco

A quel punto, Vincenza si è recata in direzione per ricevere un altro bollettino da pagare: sarebbe stata versata una somma pari a 800 euro e sarebbero stati presi accordi per la sistemazione del loculo. Da allora, dunque, i figli dei defunti avevano iniziato a visitare il cassettino dove sarebbero dovuti essere riposti i loro resti. Poi, due settimane fa, la telefonata. “Per una nostra dimenticanza, abbiamo ancora in custodia il cassettino con le ossa. E mi è stato chiesto di recarmi al cimitero per altri atti da firmare", ha concluso la donna. Sconcerto per l'accaduto.

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