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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Provincia di Salerno, domani lo sciopero dei dipendenti: la solidarietà di Fdi

In mattinata è previsto un presidio sotto la Prefettura dalle 10 alle 12. Successivamente sindacati e sindaci si receranno dal Prefetto per consegnare un documento per sottolineare la gravi crisi del territorio salernitano

I sindacalisti provinciali di Cgil, Cisl e Uil nei giorni scorsi si sono riuniti presso il palazzo della Provincia di Salerno per concordare le modalità dello sciopero di Province e Città metropolitane indetto dalle segreterie nazionali per domani, venerdì 6 ottobre 2017, circa la grave situazione finanziaria in cui versano le stesse e riguardo l'impossibilità di offrire servizi alla cittadinanza. Il territorio salernitano, uno dei più estesi della penisola, è caratterizzato per la presenza di una variegata morfologia idrogeologica che incide fortemente nel graduale arretramento in servizi particolare avvertiti rispetto  alla sicurezza strutturale degli istituti scolastici, viabilità e di tutti i servizi che incidono in diritti dei singoli cittadini.

Le reazioni

Drastica la posizione dei Pietro Antonacchio della Cisl, Donato Salvato della Uil e Angelo De Angelis della Cgil: “Nessun effetto ha sortito la nota congiunta delle segreterie nazionali, presentata all’inizio luglio alle istituzioni governative, dove veniva rimarcato la crisi drammatica in cui versano province e città metropolitane, ribadendo ancora un volta la dimostrazione chiara di quanto abbiano inciso negativamente le scellerate scelte politiche adottate in questi anni che hanno condotto al collasso queste istituzioni”.

Intanto ai dipendenti arriva la solidarietà di Fratelli d’Italia tramite il presidente regionale Antonio Iannone e la portavoce provinciale Imma Vietri: “Siamo con i dipendenti e i cittadini della Provincia di Salerno, vittime della scellerata riforma Delrio pensata male, scritta peggio e applicata in maniera mortificante per le professionalità del capitale umano e i servizi da offrire ai cittadini. In tempi non sospetti avevamo denunciato quali sarebbero stati i nefasti effetti della finta abolizione delle Province quando gli uomini del Pd locale facevano i professori della pubblica Amministrazione. I dipendenti delle Province - sottolineano - sono gli unici dipendenti pubblici ad aver corso il teorico rischio del licenziamento e messi in una frustrante condizione di inutilità istituzionale. I cittadini non ricevano da anni i servizi dovuti con migliaia di chilometri di strade provinciali abbandonati, scuole superiori a rischio crolli, alunni diversamente abili che non ricevono più contributi per il trasporto e assistenza alla comunicazione, zero attività per la promozione del territorio, tutto si consuma in una rassegnazione istituzionale che porta all'imminente default economico-finanziario. Storia di una morte annunciata rispetto alla quale gli stessi sindacati hanno maturato una tardiva consapevolezza mentre gli attuali amministratori (del Pd) continuano a ballare sul Titanic che affonda e che produrrà enormi responsabilità erariali e debiti che peseranno sulle future generazioni”.

Secondo i due dirigenti della destra salernitana: “Ribadiamo che Canfora se vuole essere credibile deve dimettersi o da Presidente della Provincia o dal Pd, non può fare l'uomo di lotta e di governo perché la riforma è figlia del minorato pensiero politico del suo capo Renzi, quel Renzi che con i suoi uomini aveva annunciato che avrebbe lasciato la politica in caso di sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. La sconfitta ci fu ma Renzi non poteva salvare l'onore di cui già non disponeva ed è ancora lì con la Boschi, la Fedeli, Romano, Fiano e Delrio a parlare di una ripresa economica che è visibile solo diventando assidui clienti dei migliori spacciatori di Lsd. Fa ridere – concludono Iannone e Vietri - che Delrio sia impegnato nello sciopero della fame per sostenere l'esigenza ideologica ed elettorale di approvare lo ius soli quando invece sarebbe più giusto che scioperasse contro se stesso per gli immani danni che ha creato nella sua esperienza di governo: la distruzione delle Province porta il suo nome ed è stato il progetto pilota del fallimento del renzismo”.

Per domani è previsto un presidio davanti al palazzo delle Prefettura di Salerno con inizio dalla 10 fino alle 12. Al termine, i responsabili provinciali, insieme ai responsabili aziendali, e al presidente della Provincia di Salerno e tutti i sindaci sollecitati a dare forza al mantenimento dei servizi alla collettività, si recheranno in Prefettura con un documento, evidenziando per l'ennesima volta non solo la grave crisi in cui versa la Provincia di Salerno, ma anche la possibilità di interruzione dei servizi essenziali.

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