Iniezione "fatale", muore a 76 anni: gip ordina nuove indagini
La vittima, a seguito di un'ischemia, era stata trasferita a Rocca, dopo un periodo trascorso in ospedale a Nocera Inferiore
Ci saranno nuove indagini per il decesso di un 76enne di Castel San Giorgio, deceduto ad ottobre del 2018, in una casa di cura di Roccapiemonte. Il gip ha disposto nuove indagini: la procura dovrà specificare il ruolo degli 8 medici indagati, chiarendo chi individuò la diagnosi ma soprattutto la terapia antibiotica da seguire
La storia
L'uomo era morto a seguito di un'iniezione. I consulenti del pm non esclusero come quell'evento avesse potuto rappresentare una concausa nel decesso, attribuito ad eventi naturali. Per la famiglia, invece, fu proprio l'antibiotico somministrato la causa della morte, al punto da convincere il gip, con le proprie consulenze. Ora altri 3 mesi d'indagine. La vittima, a seguito di un'ischemia, era stata trasferita a Rocca, dopo un periodo trascorso in ospedale a Nocera Inferiore. Il giudice ha dunque respinto per la seconda volta la richiesta di archiviazione del pm.