Scuole chiuse in Campania: il Codacons accanto ai presidi contrari, l'ira di "Salerno di tutti"
Marchetti: "Si potevano scaglionare le uscite e gli ingressi in modo più incisivo e sistematicodavanti gli istituti evitando contatti ed assembramenti anche con presidi delle forze dell’ordine"
Neanche i presidi accettano la chiusura delle scuole: il MIUR, infatti, ha invitato i presidenti regionali a non sacrificare la scuola ed il conseguente diritto alla socializzazione dei ragazzi che si realizza in modo sano all’interno delle strutture didattiche. I dirigenti, dal canto loro, hanno dichiarato che chiudere le scuole è una sconfitta.
La nota del Codacons Campania
La modalità da remoto deve sì essere garantita, se dovessero presentarsi casi di isolamento di alcuni studenti, ma non deve essere la modalità principale dell’insegnamento. La scolarizzazione degli alunni (momento fondamentalecui sono sottratti soprattutto i bambini che quest’anno iniziano le scuole) non solo serve per creare una corretta fruizione dell’insegnamento ma deve anche servire per dare i primi ritmi, le prime responsabilità ai ragazzi che si troveranno ad affrontare il mondo del lavoro. La chiusura delle scuole è stata disposta perché, in base a quanto afferma De Luca nella scorsa conferenza stampa, “i contagi provengono dalle scuole e si diffondononelle famiglie”. Avranno scoperto un nuovo ceppo del virus cui non siamo a conoscenza? Un nuovo “covid-scuola”? “Sarebbero serviti pochi accorgimenti,la chiusura doveva essere limitata alle scuole dei comuni con numeri elevati di contagioo addirittura a scuole presenti in singole zone con elevato numero di contagio, i casi covid nelle province di Avellino, Benevento e Salerno sono pochissimi”, ha detto l'avvocato Matteo Marchetti.
"Si potevano scaglionare le uscite e gli ingressi in modo più incisivo e sistematicodavanti gli istituti evitando contatti ed assembramenti anche con presidi delle forze dell’ordine. Dove andranno adesso i ragazzi che non vanno a scuola? Si incontreranno in luoghi certamente meno sicuri e protetti degli stessi istituti. Che fine faranno i bambini entusiasti di essere tornati dopo mesi tra i banchi? Ma il presidente regionale sembra essere sordo alle istanze dei suoi cittadini e quindi ci si rivolgerà direttamente al Presidente Conte ed alla Ministra Azzolina, perché venga impugnata l’ordinanza del 15.10.2020 e ci siano regole comuni valide su tutto il territorio nazionale in quanto la scuola non può essere sacrificata prima degli altri. Ne va della tenuta psicologica dei nostri studenti dai più piccoli sino ai maturandì.
Perché non sono stati aumentati i mezzi pubblici? Perché i covid hospital sono chiusi e inutilizzabili nonostante siano state spese decine e decine di milioni di euro? Ma soprattutto perché penalizzare licei distanti centinaia di km da aree a rischio?”
Il commento di "Salerno di Tutti"
Senza alcuna interlocuzione con l'Ufficio Scolastico Regionale, questa Ordinanza ha precipitato nel caos migliaia di studenti, le loro famiglie, personale ATA, docenti e dirigenti scolastici. Questi, dopo aver contribuito all'organizzazione di un anno scolastico a dir poco eccezionale, che pur si era avviato tra mille difficoltà, concretando in risposte realisticamente praticabili le disorientanti indicazioni degli organi politici centrali e periferici, hanno visto vanificare tutti i loro sforzi e frustrata la passione che investono quotidianamente nel proprio lavoro.
Non si è lasciato il tempo per convocare gli Organi Collegiali per concordare e organizzare modalità univoche di DAD e per fornire indicazioni precise a famiglie e studenti, lasciando, ancora una volta, sulle spalle di tutto il personale scolastico l'onere di porre rimedio alle inefficienze di altri.
Nel merito, tale monocratica e “violenta" decisione dimostra una volta in più (e dovrebbe rendere evidente a tutti, ove mai ce ne fosse ancora bisogno) del grave disinteresse verso il mondo della scuola e della colpevole mancanza di importanza che a esso si attribuisce. Come ormai da troppo tempo accade, l'istruzione e la formazione dei nostri ragazzi, assieme alla professionalità e alla passione di docenti e dirigenti scolastici, vengono sacrificate ad altri interessi. Salerno di Tutti esprime loro piena solidarietà e si impegna a continuare la propria azione affinché la scuola riceva la massima attenzione che le è dovuta.