Commercio on line di sostanze dopanti e droga, 12 arresti: due sono di Salerno e Capaccio

Una vera e propria organizzazione che gestiva un traffico di sostanze anabolizzanti via internet in tutta Italia, con transazioni internazionali in Bulgaria, Slovacchia, Polonia, Romania e Serbia, è stata sgominata dai carabinieri del comando per la Tutela della Salute di Roma.

L’inchiesta

I militari dell'Arma hanno condotto in carcere dodici persone accusate, a vario titolo, di utilizzo o somministrazione di farmaci dopanti, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. L'indagine era stata diretta per oltre due anni dal giovane Pm della Procura di Enna Giovanni Romano, scomparso di recente in un incidente stradale, e scaturisce dal monitoraggio dei social network e dei siti web utilizzati per la vendita on line di sostanze anabolizzanti .Gli indagati utilizzavano questi mezzi di comunicazione, ma anche di strumenti di pagamento digitali anche attraverso false identità, allo scopo di eludere eventuali controlli, in stretto contatto con centri di distribuzione nelle provincie di Salerno, Lecce e Modena. In manette sono finiti M. R, 24 anni, di Salerno; R. B, 24 anni, di Agropoli ma residente a Capaccio Paestum.

Gli approfondimenti sui canali di vendita hanno consentito di individuare anche collegamenti con titolari o gestori di palestre, negozi di articoli per "body builder" e, in alcuni casi, giovani atleti non professionisti. Nel corso dell'operazione sono stati notificati anche 57 decreti di perquisizione. I sequestri, eseguiti nel corso di due anni di indagini, hanno consentito di togliere dal commercio illecito circa 18mila confezioni di sostanze dopanti, di cui circa 300 flaconi di sostanze stupefacenti (nandrolone), per un valore complessivo stimato di circa un milione di euro. I venditori dispensavano anche consigli su come assumere i farmaci vietati, redigendo veri e propri "planning" terapici, pur non avendo alcun titolo accademico e competenza in materia.