rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

La Salernitana è in crisi e penultima in classifica, la voce dei tifosi: "Iervolino cambi tutto"

Dopo la sconfitta per 3-0 a Monza, la delusione dei supporter granata è fortissima. La squadra è stata contestata all'U-Power Stadium e nel mirino della critica sono finiti Paulo Sousa e il direttore sportivo De Sanctis

Sono ore frenetiche e di approfondita riflessione, in casa granata. La sconfitta rimediata a Monza, la quinta nelle ultime sei partite, fa sprofondare la Salernitana al penultimo posto in classifica. Il fanalino di coda è evitato soltanto perché il Cagliari, prossimo avversario allo stadio Arechi il 22 ottobre dopo la sosta del campionato, è stato sconfitto 1-4 in casa dalla Roma. Fanno malissimo, però, i tre "ceffoni" subiti dalla Salernitana a Monza. Il 3-0 finale è lo stesso risultato rimediato dalla squadra granata all'U-Power Stadium lo scorso 13 novembre 2022. Sulla panchina c'era Davide Nicola e all'orizzonte la pausa lunghissima del campionato, complice il Mondiale in Qatar. Iervolino preferì temporeggiare ma stavolta raccontano di un patron assai amareggiato. Mentre la società riflette sulla posizione di Sousa, i tifosi chiedono a Iervolino di cambiare spartito e quindi allenatore. Aprono una riflessione anche su quanto è accaduto o non accaduto in sede di mercato. Quindi chiedono di rflettere anche sulla posizione di De Sanctis, "perché se le cose non vanno - dicono - le responsabilità sono di tutti e vanno distribuite". 

La Salernitana perde anche a Monza

La voce dei tifosi

"Tuona" Antonio Positano: "Il direttore sportivo e l’allenatore devono andare via. La società deve rimborsare il biglietto a chi è andato a Monza". Mimmo Rinaldi riparte da un simpatico retroscena che fu svelato tempo fa, sul palco di piazza della Concordia. "La signora Iervolino avrà già detto al marito "vedi che devi fare?". Era solita farlo nei momenti delicati delle stagioni trascorse, quindi penso che sia accaduto anche stavolta. Noi in coro, rivolgendoci al presidente, diciamo: "Danilo, che vuoi fare?". Lo diciamo alla nostra maniera, perché noi siamo il popolino, quello che paga abbonamento, che macina chilometri, che per arrivare a fine mese suda. Ecco noi siamo quelli che la mattina si alzano e fanno "lo zuppone" con il latte e Salernitana, siamo quelli che paghiamo e ringraziamo senza chiedere nulla. Assistere all'harakiri del primo tempo con i classici tre cambi a inizio ripresa fa pensare ad un mister smanioso di farsi cacciare. Già,tanto lui voleva allenare gli squadroni, ha fatto il giro dei corteggiatori, ha chiesto, si è proposto proprio agli squadroni ai quali noi siamo allergici da sempre. Dia cammina svogliato, Mazzocchi da capitano a neanche vice: secondo voi il colpo non è stato incassato male dal ragazzo? Di chi sono le colpe?  Stavolta è tremendamente dura: nulla di irreparabile ma tanto difficile. Che cosa serve? Serve anche un po' di fortuna, per stimolarla bisogna essere audaci. Ora, dunque, bisogna , subito approfittare anche della sosta. Il direttore sportivo non è immune da responsabilità: venisse allo scoperto a dirci perché la Salernitana è piena, zeppa di calciatori non italiani e poi Sousa in conferenza ribadisce - lo h a fatto già due volte - che la squadra ha al proprio interno giocatori di 18 nazionalità diverse. Venisse a dirci perché gli acquisti si sbloccano sempre dopo le vacanze estive del presidente. Venisse a dirci perché ci siamo salvati con anticipo e il mercato lo facciamo con scommesse e algoritmi. Non fa paura retrocedere: ho visto anche la Salernitana di Aliberti a San Cipriano Picentino in terza categoria. No problem. Però vorrei difendere a denti stretti la Serie A e fino all'ultima goccia di sudore. Abbiamo poche certezze ma su quelle poche dobbiamo rialzarci. Ripeto l'appello: Danilo, che vuoi fare? Ti sei già scocciato del pallone? Se ci sei, batti un colpo". Mario De Rogatis: " E' stato davvero toccato il fondo. L'encomiabile tifoseria granata non merita tutto questo. La squadra a tratti è parsa imbarazzante: stanca, sfilacciata e disunita in ogni reparto. Giocare sotto ritmo porta alla sconfitta matematica, un episodio non può cambiare il destino che rischia di essere ormai segnato, se la squadra mostra manifesta inferiorità rispetto alle altre. Cambiare allenatore può dare uno scossone, ma la rosa costruita dalla società purtroppo è questa. Insomma, è buio pesto". Paolo Toscano: "Ancora una volta subiamo gol per responsabilità del portiere! Ma il problema non è soltanto questo, visto che nel primo tempo non abbiamo mai toccato palla. Ormai la squadra è disorientata e spaventata e la responsabilità è da addossare in primis a società e ds che hanno allestito una rosa poco competitiva ed in notevole ritardo. Anche Sousa ci sta mettendo del suo sembrando confuso e con le idee poco chiare. Occorre una sterzata forte e decisa per cambiare rotta e sperare nella salvezza". La chiosa di Ciro Troise: "Si è finalmente capito che il problema non era il povero Botheim".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Salernitana è in crisi e penultima in classifica, la voce dei tifosi: "Iervolino cambi tutto"

SalernoToday è in caricamento