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Salernitana, è il giorno del ds De Sanctis: "Fidatevi di me"

Il nuovo direttore sportivo granata, impegnato nel frattempo con le operazioni di mercato, è stato presentato in conferenza stampa in compagnia degli stretti collaboratori Migliaccio, responsabile dell'area tecnica, e Lo Schiavo, capo scouting

E' il giorno del diesse granata Morgan De Sanctis: è stato presentato dalla Salernitana nella sala stampa dello stadio Arechi, in compagnia di Giulio Migliaccio, responsabile dell'area tecnica, e Simone Lo Schiavo, capo scouting.

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Le parole dell'amministratore delegato

In collegamento streaming anche l'ad Maurizio Milan. "Gli affidiamo la responsabilità perché ha fatto un percorso sportivo da giocatore e ha curato anche il settore giovanile nella sua esperienza a Roma - ha detto l'amministratore delegato - Morgan ha formato un team. Non sono a Salerno perché sto completando il tour con i club dei tifosi e oggi sarò con il Nordest granata. Siamo alle porte di una stagione importante".

La presentazione

"Sento la responsabiltà di fare insieme al gruppo di lavoro e alle persone che coordinerò il miglior lavoro possibile per garantire successi alla Salernitana. Sento profondamente la responsabilità ma per il mio percorso da calciatore e da dirigente di recente, sono certo che la responsabilità si trasformerà in energia, entusiasmo per il progetto nuovo che la Salernitana ha creato". Quali sono le trattative concluse e quelle avviate? "E' evidente che puntiamo tutti a un rafforzamento della rosa. Fino ad ieri, ho potuto fare sondaggi a titolo personale perché da ieri sono ufficialmente il direttore sportivo della Salernitana. Per i profili sondati c'è bisogno di tempo e che si capisca quello che la Salernitana vuole fare. Sono consapevole che poi di tempo non ce ne sarà tanto: 7 agosto Coppa Italia e fino alla chiusura del calciomercato quattro partite di campionato. Non vogliamo, però, farci prendere dalla fretta, che evidentemente porterebbe dentro la Salernitana giocatori non così performanti e migliorativi. Faremo capire agli altri chi è la Salernitana e che cosa vuole realizzare e aspettiamo che gli obiettivi lo capiscano". Botheim? "E' obiettivo, confidiamo di chiudere a stretto giro, nonostante inserimento di club esteri importanti. Lì c'è un discorso tecnico-burocratico, bisogna attendere lo svincolo dalla Federazione russa". Brereton e Bonazzoli? "Il primo è un giocatore che ci piace ma è un giocatore che fa parte di un mercato, quello inglese, difficilmemte attaccabile. Loro hanno bisogno di tempo e noi ci prendiamo il tempo per capire. Brereton non è alternativo a Botheim. Abbiamo deciso di non riscattare nessuno dei giocatori. La società ha fatto una scelta logica, rinunciando a certe condizioni. Nel caso di Bonazzoli, da ieri penso fortemente di riportarlo. In questo momento, perà, credo che ci sia più voglia da parte della Salernitana che da parte del giocatore e del suo staff".

La pepita brasiliana

"Di Ederson mi è stato detto dal presidente che si erano create tutte le condizioni, economiche e tecniche, compreso Lovato, per portarlo all'Atalanta. L'operazione è bloccato, in standby. Abbiamo deciso, lui e l'entourage di restare alla Salernitana e non è escluso che ci muoveremo sul mercato, a prescindere da Ederson, con Lovato o con altri obiettivi (Okoli, Pirola Cambiaso altro italiano). Il presidente ha messo sul tavolo un budget che è assolutamente di garanzia. Non abbiamo necessità di vendere o svendere i giocatori più importanti". Il modulo? "Confermo che la base è 3-5-2 ma anche che il mister non è un integralista da 3-5-2. Sul discorso tecnico e tattico non entro, perché credo molto nelle gerarchie e negli ambiti di responsabilità. Non parlerò mai di amministrazione del club e delle competenze dell'allenatore. La salvezza è l'obiettivo. Anche la salvezza alla penultima giornata è il nostro obiettivo ed è un grande risultato. La Salernitana quest'anno ha bisogno di consolidarsi, i tifosi ci stiano vicini da subito con la consapevolezza che noi faremo anche un campionato di sofferenza. Lanciamolo bene il messaggio: ho parlato di una salvezza che deve arrivare alla trentasettesima giornata e lo dirò finché la matematica non ci dirà il contrario. Le illusioni, soprattutto a questo tipo di tifoseria, non vanno dati. Pinamonti sta riflettendo. Sa che noi lo aspettiamo. Se lui riflette, noi aspettiamo".

La lista e l'autonomia decisionale

"Abbiamo un problema, che è la lista. 17 giocatori più 4 cresciuti in Italia e noi al momento ne abbiamo solo 4. Quindi, siccome non ne abbiamo di settore giovanile, dobbiamo prendere 2000 e 2001 e dobbiamo prenderli pronti per arrivare a una rosa di 25. Stiamo lavorando sui difensori, sul quinto di sinistra, sugli attaccanti. Stiamo lavorando con o senza Ederson. Solo se si creeranno condizioni irrinunciabili, rinunceremo ad Ederson. Al momento Ederson al 99 per cento resta alla Salernitana. E' vero che il mister ci ha chiesto due tra Joao Pedro, Pinamonti, Sanabria e Henry. Alcuni ci hanno detto subito no. E questo mi ha dato fastidio e non l'ho capita, anzi, lo capisco da chi non ha vissuto la Salernitana ma non da chi era a Salerno fino a due mesi fa. Il mio modus operandi e la mia autonomia? Condividiamo, io e il mio staff decidiamo, il presidente comanda. Convdisione, decisione e approvazione: tanto del mio tempo sarà dedicato affinché questo accada senza intrusioni. Giulio Migliaccio sarà responsabile dell'area tecnica e passerà molto tempo della squadra. Lo Schiavo sarà responsabile dell'area scouting che oggi parte con i nostri know how". Asse regionale con il Napoli per Petagna e Ounas? "Non è proprio regionale, sul mercato il Napoli vale quanto Milan, Blackburn. Ounas non è il tipo di giocatore per 3-5-2. Non stiamo cercando esterni che abbiano necessità di toccare la linea: luio sarebbe un giocatore che non riusciremmo a valorizzare. Per Petagna potrebbero esserci sviluppi, ma dipende dal Napoli, visto che al momento Petagna è riserva". Cavani? "Quando il presidente si espone in maniera così chiara, parlando di sogno e non di obiettivo, a noi viene anche un po' di friccichio. E' un livello presidenziale, è un livello suo. Per quanto riguarda me, io non parlo con Edinson, non parlo con Mertens. Milik ci è stato proposto. Ma si può discutere Cavani? Lasciamolo il sogno, lasciamolo un'idea del presidente che magari si convince e fa un regalo alla direzione sportiva e all'allenatore. Però non può essere che non arrivi Cavani e arriva Botheim e il mercato della Salernitana è una chiavica...". Giocatori francesi, Bradaric, terzino sinistro classe 1999, sia l'esterno offensivo destro Isaac Lihadji, classe 2002: "Piste vere, trattativa appena iniziata. Siamo su tutti e due i giocatori". Sondato anche Piton. Calafiori e Felix? "Sono molto attento sugli acquisti da portare dalla Roma. Se non ne sono certo, posso dire che è un discorso di responsabilità mia ed è più probabile in generale che non si facciano. Nel caso specifico, Calafiori e Felix non sono priorità. Nel caso della Roma, ci devono essere le condizioni perfette che si realizzino". Djuric? "La Salernitana ha fatto un'offerta rispettabile e Djuric una scelta altrettanto rispettabile. Gli auguro il meglio, tranne in due occasioni. Ci stiamo prendendo la responsabilità di affrontare il campionato anche senza Djuric"

I permessi

"I giocatori non ancora arrivati sono i nazionali Gyomber e Lassana. Gyomber ha avuto un problema fisico che lo terrà fuori due, tre settimane. Ribéry è arrivato ha avuto un problema influenzale ma è solo influenzale senza ulteriori conseguenza. Franck è un campione". Lo sfoltimento: "Il mister lunedì stilerà la lista dei convocati. E' evidente che ci siano ancora molti giocatori in organico. Nicola non ha preclusioni, faremo tante amichevoli: chi è borderline, ha modo di convincere l'allenatore; chi non rientra nei piani tecnici, avrà modi di mettersi in vetrina per gli altri. Simy parte? Al momento non ce l'ha chiesto nessuno. Aspettiamo un attimo, lo teniamo lì e analizziamo giorno per giorno. L'anno scorso ha fatto 20 gol in Serie A". Il settore giovanile: "Siamo in ritardo, non c'è dubbio. Non sarà inizialmente un progetto aggressivo ma dovrà essere di attività di base immediata e di strutture da integrare subito. Non sarà un'attività con ritorno immediato. Il progetto di prima squadra è triennale: il primo essere sicuri di salvarci alla penultima, il secondo salvezza alla quintultima, il terzo avere subito le condizioni per non soffrire". Ci sarà un under come portiere: "Se ce ne saranno 4, 2 saranno under; se saranno 3, 1 sarà under". Il rapporto con Sabatini: "Con lui ho parlato, sì. Ed è stata una chiacchierata giusta". Il rapporto con i procuratori, quelli di Lassana: "Hanno fatto un ottimo lavoro, sono persone di buonsenso e hanno salvaguardato tutto, soprattutto il ragazzo che è stato bene alla Salernitana e starà ancora meglio".

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