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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Pari e rimpianti granata: Jovic nega la gioia del colpaccio a una Salernitana Bersagliera

La squadra di Inzaghi aggancia e rimonta il Diavolo con Fazio e Candreva. Poi la zampata dell'attaccante serbo del Milan

A voler guardare il bicchiere mezzo pieno fissando anche lo stendardo che compare in curva, quello di Sabatini in versione mago, allo stadio Arechi è finita 2-2 tra Salernitana e Milan come nella stagione del 7%, quando i granata erano allenati da Davide Nicola e sulla poltrona di ds c'era ancora Walter. Oggi è dg e incollato al tablet - non era al tablet, assente pure Iervolino - avrà fatto subito due conti. Li sintetizza in una domanda: è possibile subire almeno due gol in ogni partita? E' evidente che la risposta sia "assolutamente no". La difesa di burro - al Milan è stato sufficiente cross dalla trequarti per pareggiare - ha di nuovo incassato i colpi di una rivale forte, piena di individualità ma ferita, sguarnita in difesa e senza stopper. Pioli aveva perso sia Kjaer sia Tomori ma Ikwuemesi non ne ha saputo approfittare per il colpo del 3-1. Quindi è arrivato il 2-2 perché la Salernitana non sa difendere. Resta da capire perché Simy, autore del gol dell'1-2 contro il Bologna non entri in campo e sia utilizzato a bordo campo come traduttore simultaneo delle disposizioni di Inzaghi per Ikwuemesi. Resta tanto amaro in bocca ma pure la consapevolezza che il cuore della Salernitana batta ancora fortissimo e che sull'asse Kastanos-Candreva (retaggio di Paulo Sousa) i granata continuino a costruire le cose migliori. Al resto dovrà pensare Sabatini: urgono mediano e difensore. Anzi, al plurale: mediani e due difensori. 

La partita

Contro il suo passato, nella notte dove in ballo c'è il proprio futuro da allenatore della Salernitana, Pippo Inzaghi sceglie il modulo di Bergamo, senza il centravanti di ruolo e con Dia che deve fare reparto, preso in consegna da Kjaer e Tomori. Tchaouna potrebbe sfrecciare sulla sinistra contro Calabria ma la Salernitana arriva poco e male (con i traversoni anziché allargando il gioco per sfruttare gli spazi) sull'esterno francese. Pure Candreva, schierato a destra quasi da ala, diventa ben presto terzino su Hernandez. Così la Salernitana in fase di non possesso forma una linea da cinque e addirittura con sei uomini, perché Legowski indietreggia per tamponare Loftus-Cheek. C'è una doppia occasione granata al 6' ma la mira è due volte imprecisa: Tchaouna serve Candreva che è rimpallato, ci prova Bradaric senza fortuna da sinistra ma il tiro diventa assist per Dia che con l'esterno prova ad infilare in buca. Maignan si distende sulla propria sinistra e nega il gol. Poi il tiro di Pulisic alto ('9) e al primo, vero affondo arriva il gol rossonero. Il castello già fragile della Salernitana regge 17'. Il Milan si procura calcio di punizione sulla propria sinistra, sotto il settore Distinti. Cross teso, sponda sul secondo palo dove c'è Leao solo. Il portoghese ha il tempo di stoppare di petto e di fiondare verso l'area di rigore dove irrompe in tuffo Tomori. 0-1 Milan. 

La salita e il comandante

La Salernitana la percorre con coraggio due volte, tra il 28' e il 31'. Dapprima Maignan è reattivo e alza il muro su un cross da sinistra che diventa velenoso perché c'è una deviazione della difesa milanista che prolunga e impenna la traiettoria verso la porta. Subito dopo Dia può scattare in contropiede, alza la testa non punta la porta ma serve a Candreva l'assist per la conclusione che supera di mezzo metro la traversa. Germogli granata già dal 41'. Una strepitosa azione sull'asse Candreva-Kastanos porta il cipriota alla battuta a rete a botta sicura ma Maignan in tuffo sulla propria sinistra è ancora una volta prodigioso. Dal calcio d'angolo battuto da Candreva matura il gol di Fazio, che salta più in alto di tutti e di testa sigla l'1-1. Il Diavolo non molla e guadagna un calcio di punizione per fallo tattico di Kastanos. Tiro di Hernandez, Costil respinge ma non trattiene e poi se la cava in tackle sul tentativo di tap-in rossonero. 

Fuori Dia

Dopo la rinuncia da parte di Pioli a Kjaer (infortunato, c'è Simic), tocca anche ad Inzaghi mischiare le carte per cause di forza maggiore. Dopo uno scatto sulla trequarti, si ferma Dia: problema muscolare, fastidio alla coscia. Lo sostituisce Ikwuemesi. Dia fa il giro di campo tra i fischi dei tifosi granata. Senza il proprio centravanti ma ancora con birra in corpo, la Salernitana costruisce altre due palle gol: le ciabattano Ikwuemesi, che dopo una buona preparazione al tiro conclude dal limite di piatto anziché di collo piede, e poi Tchaouna, che da sinistra tira in corsa ma arriva sbilanciato all'impatto (alto). Al 16'. Salernitana ancora vicina al gol ma ancora con molti errori di esecuzione. Ikwuemesi è ancora confusionario nella conclusione. Nel frattempo deve correre ai ripari Inzaghi: inserisce Gyomber al posto di Pirola, pure lui alle prese con un problema muscolare. 

Zona Mast'Antonio

La rimonta è storia del 18'. Tomori frana sulla trequarti e si infortuna. La Salernitana riparte in contropiede, pallone a Candreva che prende la mira e fionda verso il palo alla sinistra di Maignan che si lascia sfuggire la presa. Apoteosi granata sotto la curva Sud. Al posto di Tomori entra Florenzi. Difesa rossonera ridisegnata con Theo e Simic centrali, Florenzi a sinistra e Calabria a destra. La Salernitana spinge e va vicinissima al tris al 23': tiro al volo, da destra con il destro di Mazzocchi e paratona di Maignan. Pioli tenta il tutto per tutto: Jovic per Bennacer e Chukwueze per Pulisic. Inzaghi risponde con Martegani, Cabral e Bronn al posto di Kastanos, Tchaouna e Mazzocchi. Dopo le due paratone di Costil su Jovic, la Salernitana ha il pallone del jolly ma Martegani stecca clamorosamente dal limite dell'area. 

La doccia fredda

Dopo tanti errori e difficoltà apnea il Milan fionda in area con Florenzi. Pare la mossa della disperazione ma la sponda di Giroud libera Jovic che al 45' fa 2-2. La Salernitana continuare a subire cross, stacca pure Calabria e ci vuole un altro miracolo di Costil. Ikwuemesi ha di nuovo la mira difettosa sotto porta. Nel ribaltamento ci prova Leao con un tiro a giro che finisce alto. Gazzarra nei minuti finali. Florenzi spinge il team manager Avallone, interviene dalla panchina Fiorillo e lo butta a terra. Doveri lo espelle. 

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