Le pagelle di Salernitana-Vigor Lamezia. In molti dietro alla lavagna

GORI 5,5: è in giornata normale. Non fa miracoli anche perchè non se ne presenta l'occasione. Sul vantaggio ospite di Montella cerca di metterci una pezza ma nulla può sul tap-in da distanza ravvicinata. Qualche colpa sul raddoppio, pecca in reattività e non ha forza nella spinta sulle gambe per il tuffo sulla conclusione di Improta;

COLOMBO 6: mezzo voto in più per la testata che tiene intatte le distanze dal Benevento. Soffre la freschezza atletica che sorregge le proiezioni offensive della squadra di Erra. Svagato in qualche circostanza;

BOCCHETTI 5: grave l'errore in occasione della prima rete avversaria. Non si oppone ad Eld che devìa verso Gori nell'azione del gol subito. Un passo indietro rispetto alle precedenti apparizioni (dal 36'st FRANCO sv)

LANZARO: 5,5: gli avversari sulla carta non sono fulmini di guerra ma fatica, e non poco, a tenerli lontani dall'area. Corre vicino ad Improta nell'azione del raddoppio calabrese e non riesce ad ostruirlo. Ha il fiatone contro la freschezza atletica dei giovanotti di mister Erra.

TREVISAN 6: è provvidenziale quando, sul 2-2, mette la gamba e devia in corner una conclusione avversaria a botta sicura. La difesa non deve compiere straordinari quest'oggi, pur tuttavia va spesso in confusione;

PESTRIN 6,5: solita partita da Libro Cuore. Ripiega, pressa a tutto campo. Insostituibile;

BOVO 5: quando esce per infortunio si leva il solito interrogativo: "Ancora un altro acciacco in casa granata, è una questione di preparazione atletica?'". Nei minuti che resta in campo, in un primo tempo dai contenuti mediocri, giochicchia senza lasciare traccia (dal 42' st MENDICINO 4,5: irriconoscibile. Allergico al tiro. Va subito in difficoltà quando la gara prende una certa piega negativa. Deve essere trascinato per lasciare il segno. Non è la gara giusta, quindi, visto che quasi tutti i compagni sotto la pioggia non ballano nè cantano);

FAVASULI 5: si riconferma ancora una volta sotto tono. Sbaglia una miriade di passaggi, non imposta e non recupera palla. Dovrebbe fare un periodo di panchina per schiarirsi le idee;

PERRULLI 6: in un contesto di appannamento della squadra, si fa notare per dinamismo ed intraprendenza. Poco incisivo, ma almeno prova a creare un po' di costrutto (dal 9'st NEGRO 7,5: un fulmine sotto la pioggia. Spacca in due la gara. Grinta, volizione e determinazione. Si ignorano i motivi per i quali non è stato schierato dal 1'. Probabilmente è pedina che si esprime meglio a gara in corso. Un pendolo inesauribile di iniziativa. Fonte di gioco che è una manna in questo periodo di mancanza di brillantezza generale. Gol di prepotenza, uomo-ovunque);

NALINI 5,5: irritante nel primo tempo, si accende ad intermittenza nella ripresa sulla scia del brio dirompente di Negro. Troppo poco;

CALIL 4,5: nell'uno contro uno viene annichilito come un novellino. Dorme profondamente per tutta la gara. Stavolta non si sveglia prima del suono della sirena e non ha la fortuna di trovarsi sul piede la palla buona da mandare in rete. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci;

MENICHINI 4,5: presenta ancora una volta una squadra da bocciare per approccio, determinazione e rendimento in campo. Non può essere sempre cosa buona e giusta sperare nell'ingresso di una punta per ribaltare le sorti di un match che meritatamente si sta perdendo. Contestato. La squadra è in ginocchio dal punto di vista tattico ed atletico. Commette errori elementari in costruzione ed in difesa e corre poco e male. Sapere in anticipo del risultato di parità del Benevento dovrebbe far sì che si presenti in campo una squadra "sangue ed arena style". Invece tutto il primo tempo e gran parte del secondo è l'emblema di una prestazione che non arriva alla mediocrità.