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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Bioplastiche compostabili, Salerno Pulita le accoglie nell'organico: l'annuncio

L'amministratore Bennet: "Il progetto prevede una sorta di sfida tra zone, tra quartieri della città, sulla qualità dell’organico conferito e sulla quantità di bioplastiche compostabili"

Non solo quantità, ma anche qualità. Stabilmente sopra il 74% di raccolta differenziata nei primi 9 mesi del 2023, Salerno Pulita si appresta ad intervenire con azioni mirate per migliorare la qualità delle frazioni raccolte da avviare al riciclo. Tra queste, quelle previste nel progetto presentato d’intesa con il Comune e cofinanziato da Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi in bioplastica compostabile, il cui utilizzo negli ultimi anni sta diventando sempre più diffuso tra gli utenti. Sacchetti dei supermercati, stoviglie monouso, posate, contenitori per alimenti, infatti, sono sempre di più prodotti con bioplastiche compostabili, cioè materiale che, al pari degli scarti e degli avanzi di cibo, se conferiti con l’organico, contribuiscono alla produzione di compost, un ammendante per l’agricoltura che a Salerno viene prodotto nell’impianto nella zona industriale di proprietà del Comune e gestito da Salerno Pulita.

I commenti

“I consorzi di filiera – ha commentato Vincenzo Bennet, amministratore unico di Salerno Pulita - continuano ad investire sulla nostra città, cofinanziando i progetti di Salerno Pulita e del Comune. Significa che siamo sulla buona strada e che cogliamo tutte le opportunità che si presentano per attività di sensibilizzazione di cittadini, aziende e nuove generazioni, in particolare gli studenti delle scuole elementari e medie.  Il progetto prevede una sorta di sfida tra zone, tra quartieri della città, sulla qualità dell’organico conferito e sulla quantità di bioplastiche compostabili. Alla fine, però, chi vincerà davvero sarà la città”. La campagna di comunicazione predisposta sui media locali e sui social punterà a far riconoscere ai salernitani le bioplastiche compostabili, che sono cosa diversa dalla plastica tradizionale, e in particolare ad identificarle mediante i marchi di compostabilità. “Sostenere e premiare iniziative come quella messa in campo da Salerno Pulita è per noi doveroso” commenta il direttore generale del Consorzio Biorepack, Carmine Pagnozzi. “Dobbiamo infatti aiutare i cittadini a riconoscere le bioplastiche compostabili certificate, a comprendere il valore aggiunto connesso con il loro uso e, più in generale, a diventare parte attiva nella corretta raccolta dei rifiuti organici. Questi gesti infatti sono essenziali per consolidare i vantaggi, ambientali ma anche economici, garantiti dal modello di raccolta differenziata dei rifiuti che ha reso l'Italia un'eccellenza a livello europeo”. 

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