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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Carcere di Salerno, detenuto si barrica in cella ed appicca un incendio: otto poliziotti in ospedale

È successo nel carcere di Fuorni. A denunciarlo la segretaria segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tizana Guacci

Attimi di paura nel carcere di Fuorni nella giornata di ieri. Un detenuto di nazionalità marocchina si è barricato in cella, ha incendiato un materasso e alcuni mobili producendo fumi tossici. Otto gli agenti fini in ospedale per intossicazione. A denunciare l'accaduto Tiziana Guacci,  segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. 

La denuncia

"La sezione detentiva in cui è avvenuto il gravissimo episodio - spiega Guacci - da tempo doveva essere chiusa, in quanto destinata a Sezione reclusione - custodia attenuata, in realtà oggi è presente una promiscuità di detenuti. Difficile risulta la sistemazione degli stessi detenuti a causa del sovraffollamento della Casa circondariale di Fuorni, che oggi ospita 509 persone. Il Sappe chiede ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria campana di procedere allo sfollamento soprattutto di questi detenuti definito visto che si tratta di una circondariale". A farle eco Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Ormai è un bollettino di guerra dire quello che succede nei nostri istituti di pena, per adulti e minori: servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto e sull’espulsione dei detenuti stranieri". 

La Cgil in campo

Il segretario Regionale FP Cgil Campania Salvatore Tinto: "Questa continua escalation di episodi violenti all'interno della casa circondariale di Salerno richiede un'azione immediata e risoluta. È inaccettabile che il personale penitenziario debba affrontare tali situazioni estremamente pericolose, praticamente ogni giorno. Occorre garantire un ambiente di lavoro sicuro e condizioni adeguate per il trattamento dei detenuti”.  "Come già annunciato in precedenza - afferma Mirko Manna della FP CGIL Nazionale - chiederemo al Governo, attraverso il Ministro Carlo Nordio, Il Sottosegretario di Stato Andrea Delmastro delle Vedove e il Capo DAP Giovanni Russo, di intervenire in modo incisivo sulla situazione delle piante organiche e sulle regole d'ingaggio. È necessario che tali normative siano più chiare, dirette e soprattutto celeri, al fine di garantire la sicurezza sia dei detenuti che degli operatori penitenziari".

La deputata Imma Vietri (FdI):

"Esprimo la mia solidarietà agli otto agenti di Polizia penitenziaria, intossicati nel carcere di Salerno dopo un incendio provocato da un detenuto marocchino, tra l'altro già protagonista in passato di altri gravi episodi. Siamo di fronte all'ennesimo vile atto compiuto da un detenuto di nazionalità straniera ai danni di chi, nonostante le difficoltà, continua a svolgere il proprio dovere garantendo il rispetto della legge in carcere. Il governo Meloni, così come sottolineato più volte dalla premier e dal ministro Nordio, è al lavoro per favorire il potenziamento delle strutture edilizie delle carceri e del personale penitenziario garantendo la certezza della pena per chi delinque”.

Il senatore Antonio Iannone (FdI):

“Totale vicinanza e massima solidarietà agli otto agenti della Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Salerno, che sono finiti in ospedale a causa dei fumi tossici prodotti da un materasso e da altri arredi fatti bruciare da un detenuto marocchino che si era barricato in cella. Il governo Meloni è a lavoro per garantire una maggiore attenzione verso le enormi problematiche con cui devono confrontarsi gli agenti, perennemente sottoposti a rischi gravissimi – come quello di oggi, ma spesso anche ad aggressioni e insulti – durante lo svolgimento dei propri compiti istituzionali; per assicurare l’adozione di un appropriato piano di potenziamento degli organici e per dare ai poliziotti ogni strumento tecnologico che possa garantire la loro sicurezza. Onore al loro enorme spirito di abnegazione. Piena condivisione, inoltre, dell’attività del sindacato Sappe. Encomiabile il loro lavoro”.

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