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Cronaca

Contenimento Coronavirus, a Salerno c'è chi ignora la legge: scende in campo il Comune

Da chiarire, l'aspetto legato alla possibilità di spostamento e i territori a cui fa riferimento: ecco a chi è realmente rivolto, secondo il decreto

Nonostante il nuovo decreto "Io resto a casa", c'è chi non rispetta la distanza di sicurezza e le misure di prevenzione per contenere il Coronavirus. Ne è certo, il Comune di Salerno che ha annunciato un avviso alla popolazione a cura di un'auto della Polizia Municipale già impegnata nei controlli per il rispetto dell'ordinanza, in merito alle raccomandazioni per il bene della salute pubblica, in questa delicata emergenza.

Si raccomanda a tutta la popolazione di seguire le indicazioni per il contenimento del Coronavirus. 

Sono vietati gli assembramenti. Bisogna restare tutti in casa Uscire solo ed esclusivamente per motivi di lavoro, salute, spesa di beni alimentari di prima necessità e farmaci.

Intanto, dalla Task Force Regionale è stata riscontrata la presenza ingiustificata di gruppi di persone che passeggiano all'interno della nostra città. "Ricordiamo che è vietato lasciare la propria abitazione senza ragioni che non siano giustificabili come emergenze sanitarie, lavoro e l'approvvigionamento di farmaci e alimenti, ma sempre rispettando le norme di sicurezza previste. - si legge sulla nota  - Non è più tollerabile perseverare. Ciò renderebbe inevitabile la chiusura di tutte le attività e l'adozione delle sanzioni previste".

Il messaggio di De Luca

I dubbi

Fermo restando che il divieto di assembramento di persone e i contatti ravvicinati  a meno di un metro di distanza sono esplicitamente vietati, resta da comprendere meglio il punto inerente agli spostamenti e alle autocertificazioni da esibire per chi viaggia, per comprovate esigenze lavorative, per  situazioni di necessità, per motivi di salute e per rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Per ogni spostamento, è necessario fornire l’autocertificazione, il cui modulo potrà essere verificato dalle forze dell'ordine e, qualora venisse riscontrato che la motivazione dello spostamento non sia quella indicata nell’autodichiarazione, scatterebbe la denuncia o anche l’arresto. Ma tale autocertificazione, da decreto, è necessaria per gli spostamenti da Comune a Comune e non all'interno dello stesso Comune. Questo motiva l'apertura dei negozi di beni anche non di prima necessità: a restare aperti fino alle 18, infatti, ad eccezione di palestre, parrucchieri, centri estetici e barbieri (con l'ultima ordinanza regionale ndr), non risultano essere solo supermercati e farmacie, bensì anche locali e negozi di altro genere. Se, invece, lo spostamento ordinato dal decreto facesse riferimento anche alle persone fisiche che si muovono nello stesso Comune, non avrebbe senso l'apertura di locali e negozi diversi da supermercati o farmacie, in quanto le persone sarebbero autorizzate a fare acquisti (in caso di necessità) solo ed esclusivamente in queste ultime due tipologie di esercizi commerciali.

I controlli a Salerno

Il buon senso

Diverso, il discorso sul buon senso: è chiaro che, se, nonostante l'ordinanza e le condizioni di distanza di 1 metro consentite dagli esercenti e dai gestori, i clienti trasgrediscano e, in barba alla sicurezza, abbiano contatti ravvicinati, senza rispettare le indicazioni, meritino sanzioni e provvedimenti ad hoc. Non confortanti, ad esempio, gli assembramenti di persone sul lungomare come nei bar (vedi foto in alto scattata ieri sera ndr), nonchè in alcuni supermercati dove, nonostante le preacauzioni adottate dei gestori, c'è chi ignora il metro di distanza tra gli altri clienti. L'appello, certamente, va rivolto all'intera popolazione, la quale è invitata, sì, a restare a casa se possibile, ma è obbligata a non dar luogo ad assembramenti in luoghi pubblici o privati, a rispettare la distanza di un metro dalle altre persone e ad avere cura massima dell'igiene.

Di seguito, il vademecum da seguire:

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