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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Estorsione ed intestazione fittizia di beni: due arresti a Salerno

Iavarone e Candela avrebbero preteso da due mercanti d'arte, per conto di un gallerista indagato a piede libero, 20mila euro quale risarcimento degli anticipi sulle provvigioni aziendali già corrisposte ad alcuni suoi dipendenti, successivamente assunti dalle vittime

Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ed estorsione: queste le pesanti accuse per Fabio Iavarone e Francesco Candela, arrestati dai carabinieri di Salerno, come disposto dal Gip, su richiesta della Procura.

Le indagini

In particolare, i due avrebbero preteso 20mila euro da due fratelli, mercanti d'arte salernitani, per conto di un gallerista indagato a piede libero, per cui avevano lavorato in precedenza: tale somma sarebbe stata il risarcimento degli anticipi sulle provvigioni aziendali già corrisposte ad alcuni suoi dipendenti, successivamente assunti dalle vittime. Iavarone e Candela, inoltre, si sarebbero fatti consegnare dallo stesso gallerista, 4 quadri del valore complessivo di 20mila euro, una vettura e 15mila euro in contanti. Infine, Iavarone è accusato anche di aver intestato fittiziamente un'auto di Candela, per evitare eventuali misure di prevenzione patrimoniale.
 

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