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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Vertenza "La Quiete" e "Cedisa": convocato un vertice in Prefettura

Al summit sono stati invitati la Regione Campania, l’Asl Salerno, i Comuni di Salerno e Pellezzano, le direzioni provinciali dell’Inps, Agenzia delle Entrate, vigili del fuoco ed Equitalia

E’ stato convocato per domani, alle 11, dal vice prefetto vicario di Salerno Giovanni Cirillo, un nuovo incontro in prefettura per cercare di trovare una soluzione alla grave situazione in cui versano i lavoratori di Cedisa e La Quiete, che non ricevono lo stipendio, rispettivamente, da quattordici ed undici mesi. Due vertenze occupazionali che durano ormai da tempo e che stanno costringendo i dipendenti a giornate intere di sciopero.

“Un ulteriore atto, su questa vergognosa vicenda, di sensibilità istituzionale del prefetto vicario, il dottore Giovanni Cirillo, che da mesi ha assunto la funzione di Prefetto che non possiamo che apprezzare ed evidenziare” afferma il segretario della Cisl salernitana Matteo Buono, che aggiunge: “La determinazione a far sì che si trovi una risposta alla disperazione di oltre cento lavoratori e delle loro famiglie ci fa sperare per il meglio e rivaluta il ruolo dell’Ufficio Territoriale di Governo che spesso si limita solo ed esclusivamente a registrare un malessere". Al tavolo prefettizio, oltre alle organizzazioni sindacali e alla proprietà di Cedisa e La Quiete, sono stati convocati la Regione Campania, l’Asl Salerno, i Comuni di Salerno e Pellezzano, le direzioni provinciali dell’Inps, Agenzia delle Entrate, vigili del fuoco ed Equitalia.

Per il segretario generale della Cisl Fp provinciale Pietro Antonacchio “è paradossale che ai lavoratori non vengano pagati gli stipendi da così tanto tempo e che grazie al loro lavoro siano maturati da parte della proprietà rimesse dall’Asl Sa pari ad un milioneottocentomila euro, fermi nelle casse dell’azienda , a causa di pignoramenti da parte dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate. Per lo Stato – sottolinea -  sono prioritari i propri crediti e non quelli dei lavoratori e delle proprie famiglie. Contiamo sulla determinazione del Prefetto vicario e sul senso di responsabilità dei soggetti in causa, che si auspica arrivino al tavolo perché si definisca la possibilità di un pagamento diretto ai lavoratori delle somme ferme presso l’Asl. Poi – conclude Antonacchio - è necessario che si faccia chiarezza sulla solvibilità della proprietà e sulla sua capacità imprenditoriale".

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