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Cronaca

Dimesso dal Ruggi dopo il malore: due indagati per la morte di Pierpaolo Barbato

Si tratterebbe di un medico e di un infermieri che si sono occupati del 28enne al suo arrivo al pronto soccorso

Svolta nelle indagini sulla morte di Pierpaolo Barbato, 28 anni, figlio dell’ex presidente della Salerno Sistemi Nino Barbato. Dopo l’identificazione e segnalazione di cinque persone, tra medici e sanitari del “Ruggi d’Aragona”, che si sono occupati del 28enne durante la sua permanenza al pronto soccorso, la Procura di Salerno ha emesso due avvisi di garanzia a seguito delle testimonianze e del materiale raccolto subito dopo il decesso. Gli indagati sarebbero un medico ed un infermiere. Negli ultimi giorni, il medico legale ha effettuato anche l’autopsia sul cadavere per chiarire la reale causa della morte del giovane salernitano. 

La tragedia 

Pierpaolo Barbato è spirato nella notte tra il 20 e il 21 dicembre in una stanza dell’albergo sulla litoranea a sud del capoluogo che gestiva insieme al fratello. La mattina del 20 dicembre si era recato al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona, in quanto aveva avvertito un particolare malessere, ma era stato dimesso poco dopo. Una volta tornato a casa, però, si era sentito nuovamente male ed è deceduto davanti agli occhi increduli della fidanzata e dei familiari. Di qui la denuncia presentata dal padre, Nino Barbato, ai carabinieri. 

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