Sarno, caccia di casa la compagna e la famiglia: a processo per maltrattamenti
La vicenda, riferita al luglio 2019, ricostruisce ripetuti atti di violenza, con il giovane a sottoporre la donna ad atti di sopraffazione fisica frequente, con costrizione psicologica fino a costringerla in un regime di vita insostenibile
È finito sotto accusa per imputazione di maltrattamenti nei confronti della madre convivente il sarnese A.N.P. , 31enne già noto alle forze dell’ordine e raggiunto dalla richiesta di rinvio a giudizio in attesa della fissazione dell’udienza preliminare dopo l’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore
La storia
La vicenda, riferita al luglio 2019 con la contestazione di condotta perdurante, ricostruisce ripetuti atti di violenza, con il giovane a sottoporre la donna ad atti di sopraffazione fisica frequente e ripetuta, con costrizione psicologica fino a costringerla in un regime di vita insostenibile. L’accusa ricostruisce «sofferenze fisiche e morali subite, uno stato di disagio continuo e incompatibile con le normali condizioni di esistenza». L’imputazione racconta di un episodio commesso il 14 agosto 2019, con l’imputato che avrebbe picchiato la donna tirandole i capelli e afferrandola per il braccio, un altro fatto riferito al luglio 2019. In seguito, l'imputato occupò l’abitazione della parte offesa impedendole di rientrare, a lei e alle sorelle, minacciandole di morte e di conseguenze, con l’ultimo atto datato ottobre di un anno fa, in cui lo stesso aveva prima buttato nella pattumiera tutti gli effetti personali della donna, per poi minacciare la madre con frasi inequivocabili, per cui se fosse risalita l’avrebbe uccisa. L’indagine fu svolta dalla polizia di Sarno, intervenuta nella circostanza a mettere insieme i riscontri alle denunce, con verifica degli episodi. Noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi analoghi di violenza domestica, con una lunga serie di atti criminali, ora il sarnese A.N.P. rischia il giudizio per l’accusa di maltrattamenti.
