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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Faccia a faccia con il Genoa di Retegui, parla Inzaghi: "Voglio una Salernitana migliore"

Vitetato steccare: i granata, sospinti a Marassi da oltre 600 tifosi, hanno bisogno di una vittoria, che manca fuori casa dal 27 gennaio, per trascinarsi altre squadre nella bagarre

Fazio non è al top: risentimento muscolare confermato anche dall'ecografia, Inzaghi non lo rischia. Nel Genoa c'è invece Retegui, tre gol come Dia, un pericolo in più per la Salernitana che si prepara al secondo bivio salvezza dopo la sfida casalinga al Cagliari. Vitetato steccare: i granata, sospinti a Marassi da oltre 600 tifosi, hanno bisogno di una vittoria, che manca fuori casa dal 27 gennaio, per trascinarsi altre squadre nella bagarre. Pippo Inzaghi pare orientato a schierare la difesa a 3, due terzini, Maggiore Coulibaly in mediana, Cabral e Candreva sottopunte, Dia riferimento avanzato. In conferenza stampa, prima della partenza in charter per Genova, ha presentato le difficoltà della gara in programma venerdì sera alle ore 20.45 allo stadio Luigi Ferraris. 

Le parole di Inzaghi

"Il problema in questo momento è che non abbiamo una punta con i 90' nelle gambe. Ikwuemesi e Trivante hanno bisogno di un po' di tempo e abbiamo scelte riscelte. Contiamo però di arrivare a giocare in questo modo, dunque con due attaccanti di ruolo, appena la loro condizione crescerà", dice Inzaghi lasciando intuire che riconfermerà Cabral e Candreva alle spalle di Dia. "Boulaye può fare - ha aggiunto - sia la prima sia la seconda punta". Da dove si riparte? "Dalla reazione che la squadra ha avuto contro il Cagliari, dal suo cuore e dalla sua identità. Il secondo gol del Cagliari avrebbe ammazzato tutti e invece abbiamo reagito e abbiamo avuto anche l'occasione del 3-2. Ikwuemesi ha sbagliato di poco e tutta la squadra in quella circostanza ha dimostrato la voglia che ha, perché ha riconcorso per andare a prendere quella palla e provare a ribaltare". Inzaghi ha fiducia e ci crede: "Sono sicuro che andremo a fare una bella partita a Genova. Sceglierò il vestito migliore: questa squadra può giocare a tre, a quattro in difesa; siamo partiti in un modo contro il Cagliari e poi abbiamo chiuso con il 3-4-1-2 ma anche con tre attaccanti. Chiedo, però, di starci vicino, chiedo compattezza". Il portiere? "Non ho deciso perché sono arrivato da poco tempo e quando uno arriva non ci sono gerarchie. Le gerarchie devono anche meritarsele. Costil ha fatto molto bene, c'è anche Ochoa. Uno giocherà in campionato e l'altro in Coppa Italia e poi forse deciderò. Nella mia carriera nessuno mi ha mai regalato niente". La condizione atletica della squadra? "L'ho trovata allenata bene, mi piace che la squadra corra tanto e in futuro, quando giocheremo con squadre migliori, il gap tecnico possiamo pareggiarlo solo correndo tanto. La nostra condizione fisica non deve essere un alibi perché la squadra sta bene e domani deve far vedere a tutti ciò che mi dimostra in allenamento e ciò che proviamo. Mi auguro che il finale di partita contro il Cagliari abbia dato la scossa e ho detto ai ragazzi che mancano ancora 29 partite e che tutto dipende da noi. Sono sicuro che vedremo una squadra migliore rispetto a quella vista contro il Cagliari. Questo me lo aspetto e lo pretendo". Faccia a faccia con Gilardino, che era debuttante in A. "E' stato un grande compagno di squadra e un amico speciale. L'anno scorso è stato molto bravo a fare un bel lavoro e a gudagnarsi la Serie A. Il Genoa è una squadra forte come lo siamo noi e ce la possiamo giocare". 

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