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La Salernitana sfida la Roma, parla Nicola: "Comincia il ciclo di fuoco, crediamoci"

Fischio d'inizio fissato alle ore 18 allo stadio Olimpico. I granata saranno scortati da 4mila tifosi. L'allenatore dovrebbe puntare su Ribéry vicino a Djuric, novità Obi largo a sinistra a centrocampo insieme a Bohinen, in difesa ritorna Ranieri

Faccia a faccia con la Roma, petto in fuori e senza calcoli perché la Salernitana non può farne. L'allenatore Davide Nicola sceglie la difesa a tre - è una conferma - rispolvera Obi e Bohinen dal 1' in mediana, sceglie Ribéry e non Mikael vicino a Djuric. Al posto di Fazio ci sarà Ranieri. Ruggeri non è convocato "perché sta facendo analisi - ha detto il tecnico granata - e deve osservare dei giorni di riposo". Poi lo scenario: "Per meriti del Torino, per grossa aggressività al limite del regolamento e anche oggetto di osservazione nelle riunioni arbitrali, noi non siamo riusciti a fare risultato - esordisce Nicola - Poi dobbiamo migliorare noi in pulizia del passaggio, in alcuni aspetti che ci hanno penalizzato nel punteggio. Sono soddisfatto dei ragazzi, perché non c'è stata mai settimana nella quale non vi sia stata voglia di migliorarsi. Ora dobbiamo alzare l'asticella delle ambizioni e sapere che in ogni momento della partita bisogna prendersi la responsabilità".

La partita e il percorso

C'è bisogno di una vittoria contro la Roma, che ha nel mirino anche la Conference League: "E' un loro impegno al quale tengono moltissimo. E' una grandissima squadra e occorre una prestazione di grande spessore. Per farlo dobbiamo perseverare negli allenamenti e mettrersi in verifica in partita. Arriva un periodo nel quale si giocherà sempre, di continuo, anche in giorni ravvicinati. Poi può capitare che si vinca subito e che un risultato possa tirar fuori dei cicli". C'era un dubbio su Sepe: "Era un'alterazione, non più stato febbrile. Si è allenato, sta bene". Sulla tattica: "E' un periodo di semina, abbiamo terzini che propendono ad attaccare oppure una linea difensiva che bloccasse i terzini". Salernitana con 4maila tifosi al seguito: "Non c'è un momento nel quale la Salernitana non abbia sentito affetto, trasporto. Ci sarà altro esodo e questo deve ulteriormente responsabilizzarci". Gettare la calcolatrice: "Dipendiamo anche da altri, perché il distacco è sempre stato piuttosto cospiciuo. Nello stesso tempo, i recuperi arriveranno ma dobbiamo concentrarci di fare molti punti prima. Il paradosso, in realtà, è proprio questo: nessuno pensa di noi che non abbiamo nulla da perdere, perché noi pensiamo che possiamo ancora farcela e perché sappiamo che numericamente (come partite) possiamo ancora farcela. Ecco perché talvolta la strafottenza non c'è. Io voglio che la squadra pensi che ci sia la reale possibilità di salvarsi ancora e che nello stesso tempo conservi la serenità perché sta facendo di tutto per salvarsi". Ranieri centrale e reintegro Strandberg? "In questa settimana ci sono state tante prove e tutto può accadere. Su Strandberg, quando sono arrivato, c'erano degli equilibri definiti e non sono cambiati". Ederson? "Vi avevo già detto che avrebbe stupito. Lui è un giocatore che se mantiene la fame e l'attitudine ad apprendere, può arrivare ad altissimi livelli". Ribéry è il calciatore che per carisma è il più importante. Va alla ricerca del primo gol: se accadesse di sbloccarsi? "Fare centro - lo auguro a lui ed a tutti i giocatori -significa concretizzare il nostro lavoro. Bisogna sempre essere ambiziosi".

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