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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Serata da incubo all'Arechi: la Salernitana perde con il Genoa e vede il baratro

Dopo il gol in apertura di Martegani, i liguri passano all'incasso con le reti di Retegui nel primo tempo e di Gudmundsson alla ripresa

Il Genoa fa festa allo stadio Arechi. Passa all'incasso (1-2) e inguaia la Salernitana, ora con un piede nel baratro. Il fischio di chiusura di Orsato viene accoltpo in un silenzio surreale. I tifosi granata sono fermi ad osservare la squadra, a propria volta ferma. Candreva, il capitano di giornata, è a centrocampo rannicchiato. Poi ordina di recarsi in zona tifosi. La Salernitana si ferma sulla trrequarti, applaude per il sostegno ma ormai lo stadio Arechi è già un acquario. Il silenzio di chi ha compreso che non  basta l'impresa. Adesso serve un miracolo calcistico. 

La tattica

Inzaghi, squalificato, è appollaiato in tribuna stampa; Sabatini segue la partita nella stecca spogliatoi; Iervolino si accomoda sulle poltroncine autorità insieme al vice presidente Petrucci e all'ad Milan. C'è tutta la Salernitana a presidio della salvezza e con gli occhi spalancati su una partita da vincere a tutti i costi, a maggior ragione dopo gli allunghi del Frosinone che ha battuto il Cagliari in rimonta e soprattutto del nuovo Empoli di Davide Nicola, che si è sbarazzato del Monza. SuperPippo affida a D'Angelo, il suo vice, le ultime consegne tattiche. Senza Fazio, infortunato, schiera la difesa a quattro con Pierozzi e Bradaric terzini. Basic in campo dal 1' e la sorpresa è Martegani. 

Subito il gol

Vantaggio granata dopo un minuto e mezzo di gioco: non c'è modo migliore di impattare su una partita che scotta. La Salernitana trova il gol al primo assalto perché si muove corale, attaccando lo spazio con il movimento congiunto del terzino e della mezzala. Da sinistra, dopo la difesa del pallone e il servizio in profondità di Simy, Bradaric scavalla sulla corsia mancina e serve in traversone per Martegani che attacca il primo palo e al volo con una bellissima conclusione di collo piede sinistro, fionda il pallone alle spalle di Martinez. Non c'è modo migliore per cominciare ma non c'è modo peggiore per gestire. Proprio ora che la Salernitana dovrebbe pigiare fortissimo sull'acceleratore e continuare a pressare alto su Malinovskyi e Strootman che sono i giocatori di maggiore qualità, la squadra di Pippo Inzaghi abbassa progressivamente il proprio baricentro, diventa statica e attendista, gioca con molti uomini spalle alla porta, insomma si siede e si adagia. 

Salernitana-Genoa stadio Arechi gallery Gambardella

La replica

Il Genoa, di conseguenza, guadagna metri e coraggio. All'8', ci prova Malinovksyi ma la sua conclusione è parata da Ochoa. Il portiere messicano, però, capitola al 13'. E' veloce - e la Salernitana troppo morbida nel contrastare - l'azione dei liguri che fraseggiano in libertà, si muovono tra le linee, si appoggiano al talento di Gudmindsson che scarica sulla sinistra per Retegui. Conclusione potente e precisa che si insacca alle spalle di Ochoa. La Salernitana si sveglia ma va di inerzia e di iniziative personali. Pierozzi, ad esempio, è timido sulla destra e sostiene l'azione proponendosi in sovrapposizione di tanto in tanto. Tchaouna dà sempre l'impressione di poter sfrecciare ma non affonda il colpo. Così ci prova Candreva dalla distanza. Può azzeccare il tiro della domenica al 23', ma il pallone fila via alto di un soffio dal sette alla sinistra di Martinez. Nel mischione di fine primo tempo il portiere del Genoa si salva con un intervento d'istinto, sulla riga di porta, dopo il colpo di testa di Tchaouna. 

La ripresa e la beffa

Comincia con una occasionissima per Simy. Ha il pallone praticamente sul dischetto ma è molto lento nel girarsi e battere a rete. Bani lo rintuzza (7'). Poi fa tutto Lovato. Cross da sinistra, il difensore anziché respingere di testa è goffo nell'intervento e allunga il braccio. Orsato non ha dubbi e indica il dischetto. Gudmundsson è freddo dal dischetto e spiazza Ochoa. La Salernitana reagisce subito, Tchaouna e atterrato al limite e Orsato indica che è appena fuori area. Candreva prende la mira e su calcio di punizione fa dondolare la traversa. Imprecano i granata. Inzaghi ordina tre cambi: fuori Basic, Tchaouna e Lovato, al loro posto Kastanos, Ikwuemesi e Zanoli, quest'ultimo largo a destra. Pierozzi fa il centrale. Lasciano Bradaric per Legowski e Martegani per Daniliuc. 

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