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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Estorsioni e minacce agli imprenditori, chiesti oltre 180 anni di carcere

La Procura, nello specifico, contesta 20 estorsioni tentate e consumate nei confronti di imprenditori titolari di esercizi commerciali ai quali venivano imposti servizi e forniture tra cui slot machine, oltre alla protezione dei propri locali tra Scafati e la provincia di Napoli

Oltre 180 anni gli anni di carcere chiesti dalla Procura Antimafia per i componenti dei clan che imponevano il pizzo agli imprenditori di Scafati e dell’hinterland vesuviano. In molti sono andati in ordinario, altri invece hanno scelto il rito abbreviato.

L'indagine

La Procura, nello specifico, contesta 20 estorsioni tentate e consumate nei confronti di imprenditori titolari di esercizi commerciali ai quali venivano imposti servizi e forniture tra cui slot machine, oltre alla protezione dei propri locali tra Scafati e la provincia di Napoli. Azioni criminose che secondo gli inquirenti avrebbero portato la firma di esponenti dei clan del territorio: dai Cesarano ai Loreto-Ridosso fino ai Matrone. L'accusa della Dda è di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi (anche da guerra), violenza privata e illecita concorrenza. Tutti reati commessi tra il 2014 e il 2019. A Scafati il clan Matrone aveva come referente il genero del boss, G.B. , che appena uscito dal carcere avrebbe pianificato e attuato la riorganizzazione di un sodalizio teso ad acquisire il controllo criminale del territorio.

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